22 Dicembre 2025
Enrico Varriale Fonte: LaPresse
Il tribunale Monocratico di Roma ha condannato Enrico Varriale a 7 mesi di reclusione, con pena sospesa, per presunte “minacce e lesioni” nei confronti di una ex compagna, per fatti risalenti al periodo tra il 2021 e il 2022. Il giudice ha riqualificato l’accusa di stalking in minacce, disponendo anche una provvisionale di 2 mila euro in favore della parte civile. Il giornalista sportivo Rai, attraverso i suoi difensori, ha duramente contestato la sentenza: “Processo pieno di menzogne”.
Il giudice del tribunale Monocratico di Roma ha emesso la sentenza di condanna nei confronti del giornalista sportivo Enrico Varriale, noto volto della Rai, infliggendogli una pena di 7 mesi di reclusione con sospensione condizionale per i presunti reati di “minacce e lesioni” ai danni di una ex compagna. La vicenda giudiziaria riguarda un arco temporale compreso tra dicembre 2021 e febbraio 2022, periodo nel quale si sarebbero verificati gli episodi contestati.
Nel corso del procedimento, il giudice ha deciso di riqualificare l’accusa originaria di stalking in quella di minacce, accogliendo solo in parte l’impostazione accusatoria. Oltre alla pena detentiva, Varriale è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 2 mila euro in favore della parte civile, in attesa della definizione dell’eventuale risarcimento in sede civile.
La richiesta della Procura era stata diversa: l’accusa aveva infatti sollecitato l’assoluzione per il reato di stalking e una condanna a 6 mesi per le lesioni. La decisione del tribunale si è quindi discostata parzialmente dalle conclusioni del pubblico ministero, portando a una condanna complessiva più severa rispetto a quanto richiesto sul fronte delle lesioni.
Immediata la reazione della difesa del giornalista. Gli avvocati Fabio Lattanzi ed Ester Molinaro hanno espresso forte perplessità sull’esito del processo, mettendo in discussione l’intero impianto della sentenza. “È impossibile fare un commento senza leggere la motivazione. È impossibile capire cosa sia successo in questo processo. Come si è potuto arrivare a una condanna per minaccia non è capibile. Un processo pieno di menzogne. Due i dati certi. La persona offesa si è introdotta nella casa di Varriale ha insultato l'amica, ha insultato Varriale e ha distrutto casa. Una sola minaccia quella effettuata dalla persona offesa con un messaggio che diceva: 'trattasi di scambiare la cioccolata per la merda. Ti renderai conto presto e come se te ne renderai conto'”.
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