09 Febbraio 2023
"Tutti sottoscriveremo volentieri agli inviti di amicizia italo-slovena, purtroppo a pochi passi da queste scritte una croce stende le sue braccia presso l'apertura di una foiba". È così che inizia il video dell'Istituto Luce che raffigura il recupero di corpi di italiani gettati nei pozzi carsici durante la guerra. Dei crimini compiuti
"Uomini vivi" di cui poco o nulla di sano viene restituito. "Brandelli di carne, schegge di ossa, crani col classico colpo alla nuca". Colpa di "nazionalismo esasperato e male inteso. Per questi resti martoriati e per le famiglie in lutto, l'Europa chiede a tutti i popoli una più illuminata comprensione vicendevole, una più equa e sincera volontà di pace. L'Italia sa di non aver meritato questi altri morti che si aggiungono a quelli di una guerra che essa non ha mai voluta. Sui campi che attendono il sacro lavoro umano non si debbono più profilare queste madri impietrite nell'attesa di un cadavere". Così si conclude il video dell'Istituto Luce.
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