04 Novembre 2022
Il Giornale d'Italia è andato nel luogo del delitto, dove un uomo colpito da una freccia scagliata da un arciere killer, un moderno Robin Hood è deceduto dopo l'attesa anche per l'arrivo dei soccorsi. Ad uno sguardo più diretto, andando nel ventre di Genova, tra i vicoli del centro storico, i residenti esprimono il terrore di viverci e raccontano di aggressioni inquietanti, con frequenti lanci di petardi negli appartamenti. L'uomo che avrebbe scagliato la freccia dunque "era esasperato".
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/cronaca/422185/arciere-killer-genova-lancia-freccia-uccide-uomo-origini-peruviane-video-shock.html
Ne sono convinti i vicini che raccontano di aver fatto anche numeri esposti, ma che sono abbandonati al degrado e all'insicurezza. L'uomo ha dunque voluto agire per autodifesa, essendo ormai cessata la fiducia nelle istituzioni. Anche una donna rilascia delle dichiarazioni e ammette che gli esposti sono frequenti e consultabili, ma a questi non è stata fatta seguire una politica delle istituzioni. Il ventre di Genova è abbandonato a sé stesso.
"Il tutto no è accaduto per la movida, ma perché siamo abbandonati a noi stessi. Siamo esausti, sconvolti e non tutelati dalle istituzioni in una situazione di degrado totale, quello che è accaduto non è per la movida ma per delle bande che hanno dei ritrovi in città, dove bevono si ubriacano e poi si danno alla nuova moda di lanciare petardi o spaccare bottiglie".
L'arciere di Genova "abitava qui da poco, lo conosciamo poco, ma era una persona pulita e normale, ci offriva da bere". I vicini sono concordi nel dire che era certamente una persona esasperata.
Roberto prende anche le sue difese: " Ci sono momenti in cui le persone sono fragili e perdono il controllo, lui non ce la faceva più". "E' come quando uno fa un sorpasso e becca la persona sbagliata".
Noi ci lamentiamo della mancanza di controlli, noi conosciamo i punti dello spaccio, in questa città si sa tutto, ma non si fa niente".
Parla anche una residente: "Io l'altra sera non ho fatto caso al corpo a terra, ma i vicini hanno detto che i soccorsi ci hanno messo 40 minuti ad arrivare sono tanti. Ci dicono di fare gli esposti e li facciamo, ma se a questi esposti non segue la politica è inutile. Noi siamo abbandonati".
Marco: "Quell'uomo era anche una persona entusiasta, ma ha perso il controllo, sarebbero seguiti i petardi in casa, le bottigliate in testa, non ce la facciamo più.
Marco vive a Piazza de Franchi da 32 anni e dichiara che Genova è peggiorata: "Prima nella violenza c'era più rispetto, adesso è tutto molto più violento.
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