05 Aprile 2022
Mariavittoria Rava, Presidentessa della Fondazione Francesca Rava, a Il Giornale d'Italia in occasione del concerto di Arisa per l'Ucraina, organizzato dall'associazione benefica:
"Dai primi bombardamenti in Ucraina il 24 febbraio scorso la Fondazione ha lavorato per mandare convogli carichi di materiali di prima necessità e materiali medici per le chirurgie salvavita. Molti ospedali sono stati distrutti e molti altri sono rimasti fuori stock. In prima linea è presente un nostro volontario, un chirurgo pediatra primario dell'ospedale di Chernivtsi".
"Mentre qui in Italia Fondazione Rava si sta dedicando all'accoglienza delle famiglie che arrivano purtroppo spezzate da questa guerra, lasciando indietro tutto che avevano costruito nella loro vita e cercando di ritrovare speranza".
"Tanti italiani hanno risposto con generosità e il ruolo della comunità internazionale è stato sicuramente quello di accendere l'attenzione su questa difficile situazione".
Rava ha poi commentato le polemiche di alcuni politici della destra italiana, che insistono sulla maggiore necessità di aiutare i profughi ucraini piuttosto che altri provenienti da Africa e Medio Oriente:
"Sono vent'anni che la Fondazione Rava si occupa degli ultimi tra gli ultimi e non abbiamo mai smesso di farlo, raddoppiando il nostro lavoro anche durante questa emergenza. L'importante è fare, non bisogna rifugiarsi dietro queste polemiche politiche. A me è stato insegnato che bisogna agire, mettersi in gioco e farsi un esame di coscenza e dare una mano a chi non è fortunato come noi in qualunque luogo della terra".
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