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Valerio Villoresi, “Il mormorio del mare” (libro): "Eugenio Villoresi salvò la Lombardia dalle "arsure deleterie", senza aiuti, nemmeno dai Savoia" - VIDEO

Nell'ultimo romanzo di Valerio Villoresi, il canale Villoresi e l'uomo diero al progettista: siamo nell'800, fra opere ingegneristiche, vezzi del tempo e persino una spy story

19 Dicembre 2024

Diverse immagini contenute nell'articolo e nella video intervista sono dell'Archivio famiglia Villoresi

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"Sono circa 30 anni che raccolgo materiale su Eugenio Villoresi, anche attingendo agli archivi di famiglia", così esordisce Valerio Villoresi, parlando del suo illustre avo, autore dell'omonimo canale costruito, nel XIX secolo, per affrontare la siccità che stava colpendo la Lombardia.

Quest'ultima ne ebbe un dimostrato beneficio; del resto il capace ingegnere parlò di "paradosso di una cospicua parte della Lombardia, la regione italiana più ricca di acque", dicendosi pronto a far di tutto per salvarla "dal flagello delle arsure deleterie".

Eugenio Villoresi. Fonte: Archivio Famiglia Villoresi

La vita di "zuccone", simpatico ed indovinato soprannome di Eugenio Villoresi, le sue opere e gli ostacoli incontrati sula via sono al centro del romanzo "Il mormorio del mare", scritto dal discendente Valerio Villoresi, già autore, nel 2022, del libro "A tutto gas e senza freni. Gigi Villoresi: amori e dolori di un mito fra Maserati, Ferrari e Lancia", anch'esso edito Minerva.

Gli ostacoli citati furono, soprattutto, quelli relativi alla realizzazione del suo progetto più significativo: un lungo canale che, unendo il Ticino all'Adda, attraverso 1400 chilometri di percorso, fu capace di risolvere il problema enorme della siccità nel secolo addietro. 

"Lo ha fatto senza un finanziamento statale, senza l'aiuto economico di nessuno, nemmeno dei Savoia" asserisce Valerio.

E, a proposito dei reali allora regnanti, Valerio, in risposta alla mia domanda su una loro indifferenza verso i bisognosi, ha ricordato che: "Quando i contadini scioperavano, perché non avevano abbastanza cibo per sfamare i propri figli, i Savoia risolvevano la questione, inviando l'esercito a sparare loro contro".

Copertina Ph. Alessandra Basile

Abbiamo già incontrato due volte Valerio, che di mestiere fa il commercialista, ma di passione e mentalità è un intenditore e collezionista di arte, cultura e biografie, meglio se della sua stessa grande famiglia: il 24 maggio 2023 per il suo romanzo sull'avo corridore, Gigi Villoresi (Il "pilota volante" Gigi Villoresi raccontato nel libro di Valerio Villoresi: "Era un moderno eroe romantico"), e il 5 dicembre dello stesso anno per la sua collaborazione editoriale al prezioso libro "I palazzi di Milano" (Valerio Villoresi, “I palazzi di Milano” (libro): proprietari e conservatori raccontano 21 antiche dimore (e famiglie) milanesi), sulle meraviglie architettoniche meneghine, ricche di fascino e storia, ma anche di magnifiche creazioni artistiche al loro interno.

Ph. Alessandra BasilePh. Alessandra Basile

In questa video-intervista, Valerio ci racconta anche del suo prossimo lavoro, nato, in verità, come tutt'uno con il presente: le iniziali 700 pagine sono state, su consiglio degli esperti di settore, trasformate in due volumi, l'uno su Eugenio Villoresi e l'altro, che a breve farà la sua comparsa, sulla nobildonna Emilia Alfazio Grimadi di Bellino, altra ava del nostro autore.

Emilia Alfazio Grimaldi di Bellino. Fonte: Archivio Famiglia Villoresi

L'intento di Valerio è certamente quello di trasmettere vite reali di personaggi veramente esistiti, nei quali ritrovarsi, se non nella genialità, più probabilmente negli aspetti umani, nelle loro fragilità e in alcuni lati, sia della società sia delle relazioni fra i singoli, che, in fondo, sono tacciabili di essere attuali. Tuttavia, c'è anche altro in questi volumi: c'è un'epoca andata, ci sono i suoi vezzi e i suoi limiti, ci sono le guerre (non un elemento anacronistico, ahimè) e ci sono i magnifici balli in palazzi di pregio che, leggendone, ci fanno sognare di essere lì, fra dame e cavalieri, in infiniti giri di walzer.

In "Il mormorio del mare", c'è persino una spy story, a proposito della dubbia morte del primo ibridatore di rose, Luigi Villoresi.

Il noto botanico fu il papà del fiore "La bella di Monza": la rosa era stata da lui creata per l'incoronazione di Napoleone Bonaparte e, ancora oggi, dà il nome al grande roseto della villa di Monza.

Ph. Alessandra Basile

Nell'attesa del suo prossimo romanzo, stavolta con protagonista una donna, bellissima, dotata di una sensibilità profonda e moderna, ascoltiamo con occhi e orecchie le parole di Valerio nel video che segue.

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