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Addio a Paolo Bonacelli, morto "improvvisamente" a 88 anni l'attore che recitò con Roberto Benigni in "Non ci resta che piangere" e "Johnny Stecchino"

Bonacelli ha debuttato sulle scene teatrali sotto la guida di Vittorio Gassman, al cinema ha lavorato con registi del calibro di Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, Liliana Cavani, Massimo Troisi e Roberto Benigni

09 Ottobre 2025

Addio a Paolo Bonacelli, morto "improvvisamente" a 88 anni l'attore che recitò con Roberto Benigni in "Non ci resta che piangere" e "Johnny Stecchino"

Paolo Bonacelli (imagoeconomica)

È morto Paolo Bonacelli, l'attore che recitò con Roberto Benigni nei film "Non ci resta che piangere" e "Johnny Stecchino", noto anche per le sue interpretazioni teatrali. Aveva 88 anni ed era ricoverato all’Ospedale San Filippo Neri di Roma. Ad annunciare la sua scomparsa è stata la moglie.

Addio a Paolo Bonacelli, morto improvvisamente a 88 anni

Nato il 28 febbraio 1937 a Civita Castellana, Bonacelli ha attraversato oltre sessant’anni di storia del cinema, del teatro e della televisione, lasciando un’impronta indelebile nella cultura nazionale.

Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, Bonacelli ha debuttato sulle scene teatrali sotto la guida di Vittorio Gassman e ha fondato con Carlotta Barilli la Compagnia del Porcospino, distinguendosi per interpretazioni intense e rigorose. In teatro ha affrontato autori come Sartre, Pinter, Shakespeare e Molière, con uno stile che univa precisione filologica e profondità emotiva.

Al cinema ha lavorato con registi del calibro di Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, Liliana Cavani, Massimo Troisi e Roberto Benigni. Tra i suoi ruoli più celebri, quello del Duce de Blangis in Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), quello del detenuto Rifki in Fuga di mezzanotte (1978), che gli diede notorietà internazionale, quello di Leonardo da Vinci in Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e Roberto Benigni. Con Johnny Stecchino di Roberto Benigni vinse il Nastro d’argento. Nel 2008, grazie al voto popolare, ricevette il Premio Gassman alla carriera.

Bonacelli è morto l'8 ottobre 2025 nell’Ospedale San Filippo Neri di Roma. Non è nota la causa morte e non si sa se fosse ricoverato per un malore improvviso o per una malattia. Quando si è diffusa la notizia della morte, in molti hanno sottolineato il numero sempre maggiore di malori, morti improvvisi e malattie fulminanti negli ultimi anni, numero riportato anche da recenti studi dai quali emergerebbe anche una possibile correlazione di questi eventi improvvisi con il vaccino Covid.

Il ruolo in Johnny Stecchino

Nel 1991 Paolo Bonacelli ha interpretato l’avvocato D’Agata nel film Johnny Stecchino di Roberto Benigni, un personaggio tragicomico che ha contribuito al successo della pellicola. Celebre la scena in cui elenca le “tre piaghe di Palermo”: la mafia, il traffico e il diabete, con una comicità surreale che ha reso il suo personaggio iconico. Per questa interpretazione ha ricevuto il Ciak d’Oro e il Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista.

Bonacelli ha recitato anche in Non ci resta che piangere nel ruolo di Leonardo Da Vinci e in La vita è bella, confermando la sua capacità di passare dal dramma alla commedia con naturalezza.

La sua ultima apparizione è stata nel film In the Hand of Dante di Julian Schnabel, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2025. Con la sua morte, il cinema italiano perde uno dei suoi interpreti più colti e intensi, capace di dare voce all’inquietudine, all’ironia e alla verità della scena.

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