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VENEZIA 82, LA GRAZIA di Paolo Sorrentino con Toni Servillo: "Di chi sono i nostri giorni, papà? Sono nostri"

Il film sul valore e sul senso della vita, propria e altrui, che il grande cineasta porta al Lido con l'inseparabile Servillo è profondo e raffinato, con un tema universale_voto: 9

30 Agosto 2025

Toni Servillo in "La Grazia" di Sorrentino

Fonte/credits: LA GRAZIA - Actor Toni Servillo Credits Andrea PIrrello - Biennale 82 Press material

Il film che ha aperto il Festival di Venezia 2025 è La Grazia di Paolo Sorrentino, interpretato da Toni Servilloed è in concorso all' 82° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica diretta da Alberto Barbera (27 agosto – 6 settembre 2025). 

Al suo fianco, nel ruolo della figlia, l'ormai lanciata - un pò d'improvviso negli ultimi tempi - Anna Ferzetti, figlia del noto attore Gabriele Ferzetti e, soprattutto, moglie di Pierfrancesco Favino.

Fonte/credits: LA GRAZIA - Toni Servillo and Anna Ferzetti (Credits Andrea Pirrello) - Biennale 82, press material

Fonte/credits: LA GRAZIA - Toni Servillo and Anna Ferzetti (Credits Andrea Pirrello) - Biennale 82, press material

TRAMA

Mariano De Santis è un Presidente della Repubblica prossimo alla fine del suo mandato. 

E', anche, un uomo d’amore. Se il grande amore di Mariano De Santis è per la defunta moglie, anche attraverso i figli, la sua passione numero uno è il diritto penale. Giurista nell'anima, chiamato per l'irremovibile rigore, "cemento armato", Mariano fatica non poco a vivere secondo pancia e cuore, nel rispetto, più che delle norme, di sè e degli altri nel nome della vita stessa.

Mariano De Santis è un uomo cattolico mosso dal dubbio che a fine carriera inizia a vivere e a vedere, accettando l'eterna fragilità umana. E ha un duplice dilemma morale: firmare la proposta di legge a favore dell'eutanasia andando contro al volere del Papa, qui nero e motorizzato, e decidere sulla concessione della grazia a due assassini, che hanno agito per difesa l'una e per amore l'altro. Il presidente della Repubblica opterà per il sì alla grazia solo per una di queste due persone, ma non per quella più ovvia. Entrambe avrebbero commesso degli omicidi in circostanze perdonabili, in teoria.

Si dice, a un certo punto nel film, che il diritto guarda alla verità, ma da lontano. Mariano capirà, negli ultimi giorni di presidenza, che le norme sono confermate proprio dalle eccezioni. Per la prima volta, forse, Mariano compirà un atto di grande coraggio che lo riavvicinerà agli affetti più cari e veri.

Fonte/credits: LA GRAZIA - Toni Servillo (Credits Andrea Pirrello) - Biennale 82, press material

Fonte/credits: LA GRAZIA - Toni Servillo (Credits Andrea Pirrello) - Biennale 82, press material

IL REGISTA

Il pensiero del cineasta sul suo ultimo lavoro è la sua definizione stessa del prodotto: "è un film d’amore". Al sentimento più ambito e temuto del mondo, Sorrentino lega, infatti, gli stati d'animo, le emozioni e le sfumature psicoemotive dell'essere umano quali "il dubbio, la gelosia, la tenerezza, la commozione, la comprensione delle cose della vita, la responsabilità".

"La Grazia è un film sul dubbio, 
su un dilemma morale" continua Sorrentino, che, da ragazzo, è rimasto folgorato dal Decalogo di Kieślowski, alla cui capacità profonda di trattare i temi morali si sarebbe ispirato, nel nome di un’etica che, alle volte, gli sembra evanescente, strumentalizzata, nonostante essa. tenga in piedi il mondo. Mariano De Santis è l'emblema della serietà, dell'etica.

(tratto da contenuto press material Venezia 82)

Fonte/credits: RED CARPET - LA GRAZIA - Director Paolo Sorrentino Credits Jacopo Salvi La Biennale di Venezia - Foto ASAC - Biennale 82, press material

Fonte/credits: RED CARPET - LA GRAZIA - Director Paolo Sorrentino Credits Jacopo Salvi La Biennale di Venezia - Foto ASAC - Biennale 82, press material

RECENSIONE

Regia, cast e dialoghi sono di forte qualità: rappresenta una piccola eccezione la Ferzetti, che, seppur abbastanza brava e per quanto ben diretta, non tiene il passo con Toni Servillo (Mariano De Santis) e Milva Marigliano (Coco Valori). 

Un tema forte nel film è, anche, quello della solitudine nella resa dei conti con se stessi e di fronte al mondo, specie in una posizione nota e di riconosciuto successo, come accade per il protagonista.

La Grazia è un film sul dubbio, quello che la politica apparentemente non ha mai(!) ; al contrario, l'amore del protagonista per la moglie defunta non ha incertezze.

Molti gli spunti e i momenti che noi, pubblico, possiamo far nostri.

Fonte/credits: PHOTOCALL_-_LA_GRAZIA_-_Film_Delegation__Credits_Aleksander_Kalka__La_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC - Biennale 82, press material

Fonte/credits: PHOTOCALL_-_LA_GRAZIA_-_Film_Delegation__Credits_Aleksander_Kalka__La_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC - Biennale 82, press material

CONCLUSIONE

Il film arriverà nelle sale italiane il prossimo anno, il 15 gennaio: da vedere. Voto: 9.

Fonte/credits: PRESS CONFERENCE - LA GRAZIA - Paolo Sorrentino and Toni Servillo (Credits Jacopo Salvi, La Biennale di Venezia - Foto ASAC - press material, Biennale 82

Fonte/credits: PRESS CONFERENCE - LA GRAZIA - Paolo Sorrentino and Toni Servillo (Credits Jacopo Salvi, La Biennale di Venezia - Foto ASAC - press material, Biennale 82

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