Vaccino Covid, Comitato Class Action diffida Pfizer BioNTech a risarcire morti (€1mln) e danneggiati (€500mila): "Siero pericoloso e inefficace"

Il Comitato "Class Action Vaccino Covid-19", istituito lo scorso luglio ad Aversa (Caserta) per difendere e tutelare i diritti dei cittadini "che hanno ricevuto, volontariamente o per obbligo, il vaccino Comirnaty", ha annunciato azioni legali contro le case farmaceutiche Pfizer BioNTech. Nella fattispecie, si tratta di una diffida risarcitoria rivolta alle big del settore accusate di aver costretto milioni di persone a sottoporsi a inoculazione di vaccini che sapevano essere difettosi, pericolosi ed inefficaci, col rischio di effetti collaterali sulla salute.

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Crollo per Pfizer, che ha visto utili trimestrali in calo del 21% nel 2025, mentre nel 2024 è sceso al 44% rispetto all'anno precedente. È stata obbligata a pagare quasi 60 milioni di dollari per accuse "false claims" e affronta contenziosi legali

Vaccino Covid, Comitato Class Action diffida Pfizer BioNTech a risarcire morti (€1mln) e danneggiati (€500mila): "Siero pericoloso e inefficace"

È quanto ha comunicato di fare il Comitato in un comunicato stampa di lunedì 22 dicembre: chiedere un risarcimento per danni morali e per lesione dell'autodeterminazione terapeutica a Pfizer e BioNTech, accusate di aver "consapevolmente commercializzato un prodotto inefficace e potenzialmente pericoloso, (...) sacrificando la salute e i diritti fondamentali di milioni di cittadini". Le cifre risarcitorie sono importanti: chiesti fino a 1 milione di euro per ciascun decesso dovuto a vaccino, 500mila euro per ciascun paziente danneggiato, e circa 50mila euro per ciascun vaccinato indipendentemente dall'insorgenza di effetti avversi. L'importante, precisa il Comitato, è che "tu abbia assunto il vaccino difettoso con l'inganno".

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Patrizia Tiberi, medico di medicina generale dell’Asl di Terni, era finita nel mirino della magistratura e degli organi disciplinari per aver applicato, tra il 2021 e il 2022, esenzioni e differimenti vaccinali nei confronti di pazienti ritenuti clinicamente fragili, visti i numerosi effetti avversi provocati dal siero

Si tratta di una mossa senza precedenti: un Comitato, rappresentato da un pool difensivo composto da avvocati qualificati nel campo del diritto pandemico e sanitario, che si fa carico delle "vittime del trattamento" e dei loro diritti calpestati da colossi che spingevano alla "somministrazione globale" mentre i governi di fatto - attraverso obblighi e stratagemmi coercitivi indiretti - "trasformavano il consenso in finzione giuridica".

Vaccino Covid mRna favorisce sviluppo tumorale e attiva metastasi in persone malate, con più dosi rischio in aumento - lo STUDIO del dr Isidoro

Un articolo scientifico pubblicato su Mdpi riaccende il dibattito sul rapporto tra vaccini a mRna e tumori: il dottor Ciro Isidoro ha individuato una possibile correlazione fra siero e sviluppo di cancro e metastasi

Il focus del Comitato sarà dunque quello di chiedere maxi-risarcimenti alla luce della somministrazione di un vaccino - il Comirnaty - la cui inefficacia e pericolosità era nota "già prima dell'autorizzazione alla commercializzazione della FDA e dell'EMA". Non si trattò di una "campagna sanitaria", quanto di una "sperimentazione di massa" autorizzata senza che la gente fosse informata e in assenza di studi completi. La diffida non parla solo di "fiducia tradita" del cittadino-paziente, ma inevitabilmente pone il focus sui drammatici effetti collaterali delle inoculazioni: morti improvvise, patologie invalidanti, paura di danni tardivi, "danni alla dignità e alla libertà di scelta".

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Le aziende farmaceutiche, precisa il Comitato, sono tenute a rispondere, pena azioni civili e penali, con processi a livello internazionale. Se una parte delle richieste venisse accolta, "si parlerebbe di una delle più grandi esposizioni economiche della storia farmaceutica mondiale" continua il comunicato stampa. Tutti gli assuntori di vaccino Pfizer anti-Covid 19 sono dunque invitati a prendere parte a questa misura collettiva, sia chi ha riportato conseguenze dopo l'inoculazione, sia chi non ne ha riportate, sia gli eredi dei cittadini deceduti per somministrazione.

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