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Italia respinge emendamenti Oms, Barbaro al GdI: "Difesa la sovranità nazionale, mi aspetto la stessa spinta sulla commissione d'inchiesta Covid"

Giuseppe Barbaro, Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia del policlinico Umberto I di Roma, per Il Giornale d'Italia: "Non me lo aspettavo, ma Schillaci è stato spinto a firmare la lettera da Meloni e da alcuni esponenti della Lega come Borghi. Così com'è, l'OMS non ha senso di esistere"

22 Luglio 2025

Italia respinge emendamenti Oms, Barbaro al GdI: "Difesa la sovranità nazionale, mi aspetta la stessa spinta sulla commissione d'inchiesta Covid"

Giuseppe Barbaro, fonte: imagoeconomica

Il dott. Giuseppe Barbaro è dirigente medico ospedaliero specialista in medicina interna e in cardiologia. È il Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia presso l'Umberto I di Roma. Il dottore è stato intervistato da Il Giornale d'Italia per commentare il respingimento dell'Italia degli emendamenti dell'OMS su "pandemia" e "obblighi vaccinali".

Innanzitutto vorrei chiederle cosa ne pensa e se se lo aspettava?

Si tratta di una decisione positiva in quanto ribadisce, al pari di quello che è stato sostenuto anche negli USA da Kennedy e da Rubio, che la sovranità nazionale è prioritaria e che le decisioni di politica sanitaria devono essere gestite dalle singole nazioni e non da un agenzia finanziata da privati con profondi conflitti di interesse. Non me lo aspettavo perché dopo le nomine di Schillaci dei membri degli organi consultivi del ministero (a partire dal CSS), tutti con conflitti di interesse (e gli organi consultivi dovrebbero, come negli USA, essere costituiti soltanto da membri senza conflitti di interesse), vi erano le premesse che l’Italia aderisse agli emendamenti dell’OMS. In ogni caso, non credo sia stata una decisione spontanea di Schillaci. Quest'ultimo è stato costretto a scrivere la lettera di non adesione agli emendamenti del piano pandemico OMS su spinta del premier Meloni (con la collaborazione di leader della coalizione di maggioranza, come il sen.Borghi della Lega) e di numerose associazioni di cittadini, per evitare un inevitabile suicidio politico, dato che l'intera campagna elettorale del 2022 era stata impostata all'insegna della discontinuità, in ambito sanitario, rispetto ai regimi Conte-Draghi-Speranza.

Quanto sarebbe stato pericoloso firmare questi emendamenti?

Avrebbe privato la nazione aderente dell’indipendenza nelle decisioni di politica sanitaria, dipendendo quest’ultima da un’agenzia non eletta finanziata da privati con potere sovranazionale, con particolare riferimento a nuove pandemie che, come sappiamo per il SARS-COV-2, sono create ad hoc per sostenere la strategia della paura ed esercitare il controllo della popolazione attraverso l’ipnosi di massa. Si sarebbero sostenute, senza il parere del parlamento, limitazioni e obblighi anticostituzionali, al fuori del loro valore scientifico, perché il tutto si sarebbe basato su una scienza corrotta da parte delle multinazionali con le quali i principali finanziatori (Bill e Melida Gates Foundation e GAVI) avevano specifici conflitti di interesse. Vi sarebbe stato, e questo era particolarmente pericoloso, anche la lotta alla disinformazione, intesa come pensiero discordante rispetto alla narrazione di sistema, potenziando la censura e la persecuzione nei confronti di chi esercitava il pensiero critico nei confronti di queste scelte.

Si può dire che l’Italia ha difeso la sovranità nazionale?

Facendo questa scelta, l’Italia ha difeso la sovranità nazionale. Ma, ripeto, è stata una scelta politica spinta dal premier e da alcuni partiti della coalizione (FdI e Lega) che hanno voluto mantenere le promesse fatte durante la campagna elettorale del 2022. FdI, in particolare, aveva promesso discontinuità, in ambito sanitario, rispetto ai precedenti governi. Adesso mi aspetto anche una maggiore azione, da parte della coalizione di governo, nella Commissione di Inchiesta parlamentare sul Covid, al fine di rilevare e stigmatizzare le menzogne che sono state sostenute, in funzione della sudditanza ad agenzie come l’OMS, durante il periodo pandemico e la campagna vaccinale.

Altri Paesi hanno deciso di respingere e/o astenersi. Come vanno valutate queste scelte da un punto di vista globale?

Ogni nazione è libera nelle sue decisioni e di queste ne dovrà prendersene la responsabilità. Rispetto al passato, ne esce un quadro di sfiducia nei confronti dell’OMS, un’agenzia dell’ONU non eletta e finanziata da privati che non fornisce garanzia di tutela delle popolazioni in tema di politica sanitaria mondiale, se non finalizzata ad interessi privati.

L’Oms ha ancora ragione d’esistere?

Sono del parere che l’OMS dovrebbe essere totalmente restaurata per divenire, come era in passato, un’agenzia di informazione di dati sanitari e scientifici, possibilmente indipendenti, che potesse fornire linee guida utili, anche se non assolute, per una migliore gestione della pratica clinica (in termini di prevenzione e terapia). Nella presente forma, considerando da chi è presieduta e da chi è finanziata, è un’agenzia privata che opera principalmente per gli interessi dei finanziatori. In questa forma, l’OMS non ha senso di esistere.

Qual è la situazione riguardante la campagna vaccinale per il Covid in Italia? Negli Usa ad esempio si continuano ad approvare sieri nonostante la fine della “pandemia”. Perché?

Kennedy, con il silenzio del mainstream, sta operando una rivoluzione storica in ambito di politica sanitaria. I membri nominati negli organi consultivi sono tutti privi di conflitti di interesse e, nel prossimo futuro, vi sarà un’autorizzazione di messa in commercio di prodotti sempre più efficaci e sicuri. In Italia, purtroppo, non si ha il coraggio di fare un esame di coscienza di quello che è stato fatto, degli errori commessi, dei danni provocati, affinchè non si ripeta. L’autorizzazione del vaccino autoreplicante, poi, è un ulteriore segno di come gli interessi economici prevalgano sulla sicurezza ed efficacia dei farmaci. Si tratta di un farmaco, ancora sperimentale, approvato in assenza di una reale emergenza, e con evidenti rischi di tossicità. Fin quando in Italia non si realizza un dibattito concreto per definire, al di fuori dell’ideologia, una politica sanitaria basata su dati scientifici (e non scientistici) e senza conflitti di interesse (i membri eletti nei consigli consultivi del ministero non promettono certo questa eventualità), la medicina italiana continuerà, con l’appoggio dell’ordine dei medici, a sostenere la lettura politica del codice deontologico che, con l’annullamento dell’umanità, ha seriamente compromesso, negli ultimi anni, il rapporto medico-paziente. Spero che anche in Italia possa prevalere la ragione e il pensiero critico. Intanto, il rifiuto degli emendamenti proposti dall’OMS è un primo passo per una possibile futura trasformazione positiva della sanità italiana.

Chi è il dott. Giuseppe Barbaro,medico responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia

Il Dott. Giuseppe Barbaro è specialista in Medicina Interna e in Cardiologia, responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia del policlinico Umberto I di Roma. È specializzato nello studio delle complicanze cardiovascolari associate a malattie virali (es. HIV) ed alle complicanze della terapia antiretrovirale (HAART). Inoltre, è specializzato nella valutazione di marker di adiposità viscerale cardiaca, mediante la determinazione ecocardiografica dello spessore del tessuto adiposo epicardico nei soggetti con lipodistrofia da farmaci antiretrovirali e in quelli affetti da obesità e sindrome metabolica. È autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche e di quattro libri sulle complicanze cardiovascolari della malattia da HIV.

L'intervista è stata rilasciata a titolo personale.

Di Ivan Vito

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