18 Settembre 2024
Totò Schillaci è morto, era malato dal 2022. Eventuali correlazioni? “Era l’eroe di notti magiche”. Sì, ma quali le cause? “Aveva sempre gli occhi di fuori quando segnava un gol”. D’accordo, ma si era per caso somministrato dosi a suo tempo, cioè un anno prima del tumore al pancreas? “Era stato all’Isola dei Famosi”. E di che è morta l’etoile afroamericana Michaela Deprince? “Era un’attivista, veniva da un orfanotrofio della Sierra Leone ma poi, adottata, si era dedicata a migliorare il mondo con la danza. Sì ma come ha potuto morire di colpo una ballerina perfettamente in forma e giovane ancora, 29 anni? “Ha danzato per Beyonce”. Ma si era vaccinata per caso, e se mai quante volte? “La sua lotta inclusiva era per l’affermazione della voce e dei diritti dei neri d’America”. Insomma di che è morta? “La causa del decesso non è stata divulgata” scrive Wikipedia, l’enciclopedia del popolo da tenere all’oscuro. Va beh, abbiamo capito. Del resto se anche l’informazione non fosse quella palude mafiosa che è, salterebbe subito fuori il primo pirla di provocatore: “Tu c’eri? Tu l’hai visto? Hai deciso tu che i vaccini…?”. Sì, io c’ero, io ho visto e non ho deciso, altri hanno deciso. Io c’ero e ho visto un uomo oggi di 80 anni che conosco, che frequento da tre decenni, sanissimo, forte, attivo fino a che non si è lasciato somministrare tre dosi: subito una otite strana, degenerata in sordità progressiva e ormai irreversibile, incurabile e quasi totale. E l’otorino: “Eh, il vaccino lo fa, lo fa”. Poi una psoriasi, dapprima localizzata, controllata, quindi esplosa, incontrollabile, su tutto il corpo. E il dermatologo: “Eh, il vaccino lo fa, lo fa”. Pochi giorni fa, una infezione alle vie urinarie, terribile, improvvisa, quasi letale, valori schizzati 100 volte oltre il limite consentito. E i medici al prontosoccorso: “Eh, il vaccino lo fa, lo fa”. Ecco, io davanti a queste situazioni, come a migliaia d’altre, inclusa la mia, c’ero, e ho deciso che non si scappa: o questi medici che obbligavano al plurimo vaccino, e ancora non se ne danno per inteso, non sapevano cosa poteva provocare, “lo fa, eh, lo fa”, e allora mentivano dicendo che sapevano tutto e si poteva star tranquilli; oppure, peggio mi sento, lo sapevano e allora hanno mentito due volte, originando stragi. Non c’è altra possibilità e sono loro, i medici, i sanitari, ad ammetterlo: ma oggi, solo oggi e sottovoce, a mezza bocca. Ufficialmente insistono coi vaccini, anche l’impareggiabile ministro Schillaci, uomo di Speranza, torna a farsi sotto con l’aria di chi ci va cauto, mentre è l’esatto opposto: ha appena licenziato 8 vaccini contro l’influenza e torna a spingere sugli anticovid o meglio gli anticovid più virus influenzali, “ma solo ai molto anziani, a rischio e particolarmente deboli”. Certo, così li si stermina, si dà un’altra bella sfoltita, l’Inps ringrazia e il governo pure.
Tutti d’accordo, e tutto a posto! Larga enfasi, con toni da Istituto Luce, alla recente nomina del boiardo Fitto tra i mammasantissima di mamma Ursula (che è peggio di mamma Ebe), come se non si fosse sancita la rinnovata, eterna sudditanza dell’Italia all’Unione Europea dei vaccini e degli affari tossici. “Il ministero della Salute rinnova le linee guida per l’immunizzazione tramite vaccino anticovid”: ma se è stata l’Aifa a riconoscere, definitivamente, che il vaccino non immunizza! Ma siamo alle solite: una cosa c’è ma non c’è ma c’è o è come se ci fosse, “non si sa mai”. A dire il trionfo del fideismo magico, come quelle sette che, per scampare la fine del mondo, si suicidano in massa. Tutte meno gli stregoni che le hanno fondate e si fanno intestare tutti i beni dei mattoidi. Tre anni fa non eravamo mattoidi in larghissima parte, eravamo ricattati, terrorizzati e storditi; oggi, scremando, sono rimasti i lunatici e i deviati che dicono: “io 5 dosi, ho preso 4 volte il Covid, quindi devo farmi altre dosi”, a oltranza fino ad esito fatale. Ma la stragrande maggioranza degli esseri umani, il cittadino – plebe tornato a rendere animo e ragione, a respirare, diserta queste mele avvelenate nella misura del 99,9%. E il governo che fa? Fa apparentemente il pesce in barile, salvo spingere con la solita campagna “per i deboli e i vecchi”, da sistemare a dovere. “Lo hai deciso tu?”. No, non l’ho deciso io ma chi questi sieri ha inventato, imposto e sui quali ha mentito a oltranza come, per diretta ammissione al Senato americano, lo Stranamore Fauci: uno non nuovo a certe pratiche fin dagli anni Novanta, quando veniva incalzato sulle sue ambiguità diagnostiche in relazione all’antitumorale AZT prescritto per il virus HIV, letale allora come il vaccino Covid oggi, dal biochimico Kary Mullis, Nobel nel 1993 per l’invenzione della tecnica della reazione a catena della polimerasi.
Sì, io c’ero, c’ero sulla poltrona della chemio, c’ero, e mi ricordo, quando Speranza ordinava all’ISS di “spaventare di più gli italiani”, quando gli ineffabili virologi predicavano, alla lettera, “Ti mando i carabinieri a prenderti. Per rispettare il sistema sanitario ti devi vaccinare, se no tu non sei un buon cittadino”. C’ero quando certi, anzi molti dirigenti medici scrivevano sui social di voler “creare per i novax campi di concentramento e anche dei forni per tenerli al calduccio”. C’ero quando assistevo allo sfacelo, al disfacimento proprio degli anziani, ma non solo loro: di tutti, di ogni età e condizione. C’ero in compagnia di altri oncologici che dicevano “dopo, non sono stato più lo stesso, dopo ho capito subito che mi ero ammalato”. C’ero davanti alle bocche cucite e agli occhi sgranati di non riusciva a parlare, oppure non poteva, o non voleva, non trovava il coraggio per dire quello che sapevamo tutti. C’ero quando le persone di ottanta anni, di un’età biologica quasi dimezzata, di colpo perdevano pezzi. C’ero quando sconosciuti mi raccontavano di noduli che crescevano sotto i loro occhi, una cosa impressionante; quando gli scienziati dicevano di non aver mai visto niente di simile, qualcosa di spaventoso, di inspiegabile con la scienza e la sociologia sanitaria spicciola e moralistica. Non c’ero, invece, quando tutte queste carogne, pubbliche, private, in camice, in doppiopetto, in divisa da provocatore, hanno chiesto scusa, hanno ammesso di essersi sbagliate, hanno promesso di sparire. Non c’ero quando si sono messi a parlare delle sempre meno ineludibili coincidenze tra vaccino e megacancro, turbocancro. Non c’ero perché non lo hanno mai fatto. Nessuno lo ha mai fatto. E adesso, a strage conclamata, insistono come se niente mai fosse successo, o come se ancora non ne avessero abbastanza.
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