07 Luglio 2023
Giulio Tarro, fonte: imagoeconomica
Il medico e virologo Giulio Tarro è stato intervistato in esclusiva dal Giornale d'Italia per discutere di quali Covid, vaccini, e commissione d'inchiesta parlamentare sul Covid. Su questa risponde: "Spero sia gente capace di fare un'indagine".
"I vaccini anti-Covid non andavano distribuiti, non c'erano le prove cliniche per farlo", sostiene Tarro, anzi "non è ancora finita la sperimentazione", ragion per cui la recente decisione dell'Ue di acquistare 325 milioni di dosi per future pandemie è "una mossa completamente assurda". "A livello governativo hanno allungato la scadenza delle vaccinazioni Pfizer, ed hanno suggerito la famosa quarta dose che non aveva senso fare. Gli israeliani l'hanno sospesa per i problemi cardiovascolari".
"In questi giorni è venuto fuori un enunciato importante, il quale dice che i vaccini anti-Covid hanno avuto una letalità che è di gran lunga superiore a quella per tutti i vaccini, dalla febbre gialla al morbillo".
Capitolo reazioni avverse. Per Tarro il fatto che in Italia ci sia ancora reticenza a parlarne "riguarda a livello vaccinale un'impostazione generale che i medici sono stati suggeriti di tenere e di dover accettare". La presenza di miocarditi, accertata di recente da un articolo su Science era già "venuta fuori da uno studio dell’Azienda ospedale-Università di Padova ad opera di Cristina Basso e pubblicato sul 'New England Journal of Medicine'".
Ma di questo se ne sono occupati altri studi nel quale si espongono i rischi dei "vaccini anti-covid, tramite risultati di una rassegna mondiale. Lavori accertati e pubblicati su riviste prestigiose come il British Medical of Journal al quale se n'è aggiunto un altro appena uscito riguarda la vaccinazione anti covid sui bambini, fondamentale in quanto contrario alla vaccinazione ai suddetti e perché riscontra un caso su diecimila di miocarditi, che normalmente non esisterebbe".
Si passa poi a temi quali il green pass ed il lockdown, dibattuti ieri in aula dalla deputata Buonguerrieri e sul quale la commissione deve fare luce. Il primo "è stato inutile e l'articolo 32 della costituzione dice già tutto in materia ("La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge").
Per quanto riguarda il lockdown "mi ispiro agli svedesi: non c'è mai stato. Il Regno Unito da quando ha cominciato con le somministrazioni ha riaperto. A livello globale non c'è stata questa generalizzazione del lockdown, in un continente come l'Africa non c'è stata nessuna epidemia, sotto certi aspetti per questioni geografiche hanno preceduto di sei mesi quello che era l'avanzare delle varianti ed hanno suggerito che su queste non c'era nessun problema, anzi, c'era la possibilità di poter curare medicamente".
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