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Commissione Covid, Zaccardi denuncia: "Conte ha sfruttato la pandemia per biechi obiettivi politici, Cts costruito ad hoc da governo"

Zaccardi accusa Conte di usare la pandemia a fini politici: scontro in commissione Covid, dubbi sulle responsabilità delle Regioni e nuove tensioni sulla gestione dell’emergenza

28 Novembre 2025

Il Ministro Speranza e il suo compare Zaccardi: una banda Bassotti che ha tramato contro lo Stato. Intanto la politica tace, e la stampa bisbiglia

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L'ex capo di Gabinetto dell'ex ministro della Salute Roberto Speranza, Goffredo Saccardi, ha denunciato alla Commissione d'inchiesta Covid che la colpa iniziale della gestione fallimentare italiana sia stata di Giuseppe Conte, premier dal 2018 al 2021. Secondo Zaccardi, il leader del Movimento 5 Stelle avrebbe "sfruttato la pandemia per biechi obiettivi politici", oltre ad aver "costruito ad hoc il Cts".

Commissione Covid, Zaccardi denuncia: "Conte ha sfruttato la pandemia per biechi obiettivi politici, Cts costruito ad hoc da governo"

L’audizione di Goffredo Zaccardi, ex capo di Gabinetto del ministro della Salute Roberto Speranza, ha acceso nuove polemiche nella commissione parlamentare sul Covid. Secondo quanto emerso, Zaccardi avrebbe sostenuto che l’allora premier Giuseppe Conte sfruttò l’"emergenza pandemica" per “biechi obiettivi politici”, una frase che compare anche nelle chat acquisite dalla Procura di Bergamo e confluite nel dossier della Guardia di Finanza.

Durante l’audizione, Zaccardi ha inoltre affermato che il Comitato tecnico scientifico fu di fatto “commissariatodalla politica e dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri. Quanto al rapporto dell’Oms redatto da Francesco Zambon – pubblicato e rimosso nel giro di 24 ore – l’ex capo di Gabinetto lo ha definito “un elogio a Speranza”, negando qualsiasi pressione affinché venisse insabbiato.

Le sue parole sono state accolte con forte preoccupazione da Fratelli d’Italia. La capogruppo in commissione, Alice Buonguerrieri, ha parlato di “dichiarazioni gravissime” che confermerebbero l’esigenza di fare piena luce sulle decisioni prese durante la prima fase dell’emergenza. Tuttavia, diverse ricostruzioni alternative sollevano dubbi sull’attendibilità di alcuni passaggi. In particolare, la versione fornita da Zaccardi sulla mancata istituzione della zona rossa di Alzano e Nembro attribuisce la responsabilità al governatore Attilio Fontana e ai sindaci locali, un punto smentito da varie testimonianze e dalle chat in possesso degli inquirenti.

Proprio quelle chat mostrano come, nei giorni cruciali di febbraio e marzo 2020, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori avesse chiesto a Fontana di intercedere presso Conte per misure più drastiche. Secondo Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di FdI, le Regioni non avevano margini normativi per superare i poteri emergenziali del governo nazionale, e il tentativo di scaricare responsabilità sui territori rappresenterebbe “un atto maldestro verso le famiglie delle vittime”.

A rafforzare il quadro delineato da Zaccardi ci sarebbero le sue conversazioni con Luca Monteferrante, allora capo dell’ufficio legislativo del ministero della Salute, nelle quali si lamenta del mancato aggiornamento del Piano pandemico e accusa Conte di voler alimentare l’allarme per motivi politici interni. Zaccardi, convocato in commissione, ha confermato di recente quelle stesse affermazioni.

Il confronto politico continua ad alimentare tensioni, mentre la commissione Covid prova a ricostruire responsabilità, omissioni e scelte istituzionali di un periodo ancora oggetto di polemiche e interpretazioni contrastanti.

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