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Commissione d'inchiesta Covid, ex membro CTS Abrignani: "Speranza non consultò il Css, ci chiese solo cosa fossero i vaccini a mRNA"

Sergio Abrignani, ordinario di Immunologia e immunopatologia presso l'Università degli Studi di Milano, audito in commissione Covid ha tirato in ballo Speranza: "Chiese al Css solo di illustrare che cosa fossero i vaccini a mRNA e quali quelli a vettore virale"

20 Novembre 2025

Commissione d'inchiesta Covid, ex membro CTS Abrignani: "Speranza non consultò il Css, ci chiese solo cosa fossero i vaccini a mRNA"

Sergio Abrignani, fonte: imagoeconomica

Nuove rivelazioni in commissione d'inchiesta Covid, stavolta da parte di Sergio Abrignani, ex membro del CTS, il quale ha rivelato: "Nessuno consultò il Css per tutto il 2020. Ci interpellarono sugli mRNA solo l'anno successivo", riferendosi al vaccino Covid. Alcuni membri del Consiglio superiore di sanità hanno fatto parte del Cts, come ad esempio Sergio Abrignani, ordinario di Immunologia e immunopatologia presso l'Università degli Studi di Milano.

Commissione d'inchiesta Covid, ex membro CTS Abrignani: "Speranza non consultò il Css, ci chiese solo cosa fossero i vaccini a mRNA"

In commissione d'inchiesta Covid, Abrignani ha risposto ad alcune domande del presidente dell'organo Marco Lisei: "Quanti quesiti ha ricevuto dal ministero della Salute nel 2020, quando era membro del consiglio?". Lapidaria la risposta di Abrignani: "Solo una volta, di illustrare che cosa fossero i vaccini a mRNA e quali quelli a vettore virale". Sono diversi coloro che nel corso delle audizioni hanno puntato il dito contro Speranza, più volte accusato di esser andato in autonomia.

Abrignani ha poi proseguito: "Dopo l'alert dell'Oms del 5 gennaio 2020 non siamo stati consultati. Solo nel 2021, per rivedere il piano pandemico influenzale Panflu". Ed ha aggiunto che il piano pandemico era articolato su tre livelli: l'organizzazione, il piano vaccinale e le terapie da adottare per debellare il virus. Mentre i vaccini e le terapie cambiano a seconda del virus, l’aspetto organizzativo è sempre lo stesso e, quindi, secondo Abrignani, sarebbe stato importante attuarlo.

La replica di Buonguerrieri (FdI)

Inevitabili le repliche di esponenti di Fratelli d'Italia direttamente coinvolti nella commissione Covid. La deputata Alice Buonguerrieri: "La giustificazione alle misure restrittive adottate nella prima fase del Covid, secondo cui fossero gli esperti a dare indicazioni alla politica, si sta sgretolando man mano che emerge la verità dai lavori della commissione Covid".

"Ieri il prof. Sergio Abrignani, ordinario di Immunologia e immunopatologia, già componente del Cts, ha ammesso in commissione che il Consiglio superiore della sanità non fu praticamente mai coinvolto dal governo, nonostante l’allarme lanciato già il 5 gennaio 2020 dall’Oms sulla diffusione del Covid. Altro che fosse la scienza a decidere, giacché gli scienziati venivano estromessi dai tavoli decisionali. Non solo, nemmeno i medici clinici, cioè coloro che combattevano il virus in prima linea, furono mai coinvolti dal governo Conte II. Il prof. Matteo Bassetti, ordinario di Malattie infettive, audito anche lui ieri sera in commissione, ha parlato espressamente di 'scollamento' tra il Cts e i medici clinici. Conte e Speranza la smettano, dunque, di attribuire alla scienza le loro discutibili scelte che hanno chiuso in casa gli italiani”.

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