Giovedì, 09 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Meloni, Tajani e Crosetto denunciati per concorso in genocidio alla CPI, 52 i firmatari: da Moni Ovadia a Di Battista, da Morante a D’Orsi

La premier ha chiesto di limitare l’utilizzo dei decreti legge anche per evitare di ingolfare le Camere. In questo modo, ha spiegato, si restringono troppo i tempi di discussione e di possibile modifica dei provvedimenti

07 Ottobre 2025

Meloni, Tajani e Crosetto denunciati per concorso in genocidio alla CPI, 52 i firmatari: da Moni Ovadia a Di Battista, da Morante a D’Orsi

Meloni-Tajani-Crosetto Fonte: Reddit

Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Guido Crosetto sono stati denunciati alla Corte Penale Internazionale dell’Aia per concorso in genocidio. L’iniziativa, firmata da 52 tra giuristi, avvocati, esponenti politici, sindacali e del mondo della cultura — tra cui Moni Ovadia, Alessandro Di Battista, Laura Morante e Angelo D’Orsi — chiama in causa anche l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. L’accusa: complicità del governo italiano nei crimini commessi da Israele nella Striscia di Gaza attraverso la cooperazione militare e la fornitura di armi.

Meloni, Tajani e Crosetto denunciati per concorso in genocidio alla CPI, 52 i firmatari: da Moni Ovadia a Di Battista, da Morante a D’Orsi

Tra i firmatari, elencati da Giuristi e avvocati per la Palestina, figurano anche nomi noti come Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Donatella Albini della segreteria nazionale di Sinistra Italiana, l’ex magistrato ed europarlamentare Luigi De Magistris, l’ex deputato del Movimento 5 Stelle e giornalista Alessandro Di Battista, il rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari, l’attrice e regista Laura Morante, l’attore e cantante Moni Ovadia, la dottoressa Francesca Perri e lo storico Angelo D’Orsi.

La denuncia, trasmessa al Procuratore presso la Corte Penale Internazionale, sostiene che “vi sia una presumibile complicità del governo italiano nei crimini israeliani menzionati e che la relativa responsabilità sorga presumibilmente in capo ai principali componenti del governo italiano e cioè il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli esteri nonché vicepremier Antonio Tajani, e il ministro della difesa Guido Crosetto, da ritenere presumibilmente colpevoli in quanto titolari del potere decisionale in ordine alla cooperazione militare e di sicurezza con Israele e all’autorizzazione delle forniture di armi, senza che possano opporre alcuna immunità di natura personale e funzionale, dato che le relative attività si sono svolte nel più evidente dispregio delle normative interne e internazionali”.

“Rivendico di essere uno dei 58 firmatari – ha dichiarato Acerbo – Rivolgersi alla corte penale internazionale non è un atto di violenza ma un doveroso tentativo di far rispettare il diritto internazionale nel mentre è in corso un genocidio di cui è complice il governo del nostro Paese. Come al solito la nostra iper cinica e spregiudicata presidente ha giocato la carta del vittimismo nel corso del consueto monologo nella trasmissione del fido Bruno Vespa. Le vittime sono i bambini e i civili di Gaza, non Meloni e i suoi sodali, alleati e complici di Netanyahu”.

I firmatari si sono appellati all’articolo 15 dello Statuto di Roma, trattato costitutivo della Corte Penale Internazionale, che consente non solo agli Stati membri ma anche a organizzazioni internazionali, agenzie ONU e ONG riconosciute come “fonti affidabili” di sollecitare indagini formali. La denuncia, che al momento ha raccolto oltre 35mila adesioni, si basa su un insieme di prove documentate “in atti e rapporti delle Nazioni Unite, rapporti di organizzazioni specializzate nell’analisi del commercio e traffico di armamenti, dichiarazioni di autorità governative italiane, interrogazioni parlamentari, e articoli di stampa, contenuti o indicati nell’allegato alla denuncia stessa insieme alla denuncia a suo tempo presentata alla Procura di Roma e dall’integrazione alla denuncia stessa”.

Sul piano internazionale, la questione si inserisce in un contesto complesso: da oltre un anno, infatti, pende sulla figura del premier israeliano Benjamin Netanyahu un mandato di arresto per crimini di guerra e contro l’umanità, emesso dalla stessa Corte Penale Internazionale, insieme a quelli nei confronti dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e del comandante delle brigate al-Qassam, Mohammed Diab Ibrahim al-Masri, noto come Deif. Tuttavia, la giurisdizione della Corte resta limitata: solo 123 dei 193 Paesi membri dell’ONU la riconoscono, tra cui non figurano Stati Uniti, Cina, Israele e Russia — una circostanza che ne riduce fortemente la portata effettiva.

I 52 firmatari della denuncia a Meloni, Tajani e Crosetto per concorso in genocidio alla CPI

  1. Maurizio Acerbo, già parlamentare
  2. Donatella Albini, segreteria nazionale di Sinistra Italiana
  3. Alessandra Algostino, professoressa ordinaria di diritto costituzionale
    all’Università di Torino
  4. Stefano Andrade Fajardo, avvocato
  5. Pino Arlacchi, già vicesegretario delle Nazioni Unite
  6. Michela Arricale, avvocata
  7. Stefania Ascari, deputata
  8. Martina Bianchi, avvocata
  9. Giorgio Cremaschi, sindacalista
  10. Angelo D’Orsi, storico
  11. Luigi De Magistris, già magistrato ed europarlamentare
  12. Benedetto Vittorio De Maio, avvocato
  13. Fabrizio De Sanctis, avvocato
  14. Emanuele Dessì, già deputato
  15. Alessandro Di Battista, giornalista e già deputato
  16. Luca Di Gloria, avvocato
  17. Veronica Dini, avvocata
  18. Domenico Gallo, già magistrato
  19. Fausto Gianelli, avvocato
  20. Claudio Giangiacomo, avvocato
  21. Ugo Giannangeli, avvocato
  22. Nicola Giudice, avvocato
  23. Marco Guercio, avvocato
  24. Muna Khorzom, giurista
  25. Pierpaolo Leonardi, dirigente sindacale
  26. Guido Lutrario, dirigente sindacale
  27. Andrea Maestri, avvocato
  28. Fabio Marcelli, avvocato, già dirigente di ricerca e direttore dell’Istituto di studi
    giuridici internazionali del CNR
  29. Ugo Mattei, professore ordinario di diritto civile all’Università di Torino
  30. Carlo Augusto Melis Costa, avvocato
  31. Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena
  32. Laura Morante, attrice e regista
  33. Luisa Morgantini, già europarlamentare
  34. Moni Ovadia, attore e cantante
  35. Luigi Paccione, avvocato
  36. Gilberto Pagani, avvocato
  37. Paola Palmieri, sindacalista e componente del Consiglio nazionale
    dell’economia e del lavoro
  38. Francesca Perri, medico
  39. Valentina Pieri, avvocata
  40. Michela Poletti, avvocata
  41. Francesco Romito, avvocato
  42. Dario Rossi, avvocato
  43. Flavio Rossi Albertini, avvocato
  44. Franco Russo, già deputato
  45. Giovanni Russo Spena, docente universitario e già parlamentare
  46. Arturo Salerni, avvocato
  47. Luca Saltalamacchia, avvocato
  48. Alessandro Somma, professore ordinario di diritto comparato all’Università La
    Sapienza di Roma
  49. Barbara Spinelli, avvocata
  50. Francesco Staccioli, dirigente sindacale
  51. Francesca Trasatti, avvocata
  52. Gianluca Vitale, avvocato

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x