08 Ottobre 2025
La premier Giorgia Meloni è stata intervistata da Bruno Vespa, prima a Cinque Minuti e poi a Porta a porta. Meloni ha parlato di diversi temi, tra cui ovviamente Gaza, dichiarando quello che si sapeva già, e insistendo sulla sua linea: "Con il ministro Crosetto, il ministro Tajani e credo l'amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, siamo stati denunciati alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio. Ora io credo che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere".
Sempre su Gaza, Meloni ha parlato del "piano di pace" di Trump": "Apre oggettivamente più di uno spiraglio per una tregua in Medio Oriente. È il piano sul quale c'è stata una convergenza quasi totale, anzi direi totale, di paesi europei, paesi arabi, autorità nazionale palestinese, la stessa Hamas, seppur con qualche distinguo. Chiaramente è un percorso molto fragile e bisogna lavorarci tutti quanti insieme con forza. L'Italia sicuramente c'è". Da parte del governo c'è sempre stata un'apertura totale su questo punto, e lo dimostra il fatto che alla Camera è stata approvata una risoluzione che accoglie il piano.
Meloni è poi passata al clima attuale del Paese, che si sta "imbarbarendo parecchio. L'Italia è una nazione che questa storia l'ha già affrontata. Vedo molte cose che cominciamo a dare per normali e normali non sono. Io non conto più le minacce di morte, non faccio in tempo neanche a segnalarle", rivela. "E penso che qui ci siano anche delle responsabilità. Vedo responsabilità di chi per esempio dice che tu hai le mani sporche di sangue, di persone che fanno parte della classe dirigente di questa nazione che dicono che io e questo governo siamo complici di genocidio. Io penso che non si abbia più il senso delle parole che si usano. Questo è molto grave".
La premier è poi tornata ad attaccare la Flotilla: "Sulle navi degli attivisti c'erano circa 40 tonnellate di aiuti - ha sottolineato la premier -. Ora, il governo italiano ha consegnato 2.300 tonnellate d'aiuti. 40 tonnellate le nostre istituzioni le consegnano in una mattinata con due aerei. Quindi non serve rischiare, non serve mettersi in pericolo, non serve creare problemi alla propria nazione. Il blocco navale a Gaza c'è dal 2009, non si era accorto Giuseppe Conte che c'era un blocco navale? Perché non ha posto il problema?".
Il gruppo “Giuristi e avvocati per la Palestina” ha denunciato il governo italiano alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio: "Sosteniamo che vi sia una presumibile complicità del governo italiano nei crimini israeliani menzionati e che la relativa responsabilità sorga presumibilmente in capo ai principali componenti del governo italiano e cioè il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli esteri nonché vicepremier Antonio Tajani, e il ministro della difesa Guido Crosetto, da ritenere presumibilmente colpevoli in quanto titolari del potere decisionale in ordine alla cooperazione militare e di sicurezza con Israele e all’autorizzazione delle forniture di armi, senza che possano opporre alcuna immunità di natura personale e funzionale, dato che le relative attività si sono svolte nel più evidente dispregio delle normative interne e internazionali", si legge nel testo della denuncia.
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