11 Luglio 2025
Gambe Rackete Fonte: Fb @Roberto Vannacci
“Carola Rackete si dimette dal parlamento europeo. Non ci mancherai! Ora speriamo che anche Ilaria Salis e Mimmo Lucano seguano l’esempio”. Lo scrive sui social, l’eurodeputato leghista Roberto Vannacci, allegando anche alcune immagini della ex collega tedesca, tra cui una foto delle sue gambe non depilate. Il post ha immediatamente scatenato polemiche e accuse di body-shaming, ma il generale replica al Giornale d’Italia: “È il suo modo di presentarsi, le ho solo dato voce”.
Scoppia la polemica attorno al generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, dopo un post pubblicato sui social per commentare le dimissioni dell’europarlamentare tedesca Carola Rackete. Il generale ha commentato così le dimissioni della tedesca: “Carola Rackete si dimette dal parlamento europeo. Non ci mancherai! Ora speriamo che anche Ilaria Salis e Mimmo Lucano seguano l’esempio”, allegando al post alcune immagini della collega, tra cui una foto che ritrae le sue gambe non depilate.
Una scelta che ha generato un’ondata di critiche, accusando il generale di body-shaming e sessismo. Ma lui, raggiunto da Il Giornale d’Italia, respinge ogni accusa e rilancia: “Rackete si erige lei stessa a testimonial dei capelli raggrumati e delle gambe pelose. Quindi quale body-shaming c’è se è lei stessa che vuole mettere in mostra orgogliosamente questi particolari, facendo una dichiarazione sia estetica, che politica? Io non ho fatto altro che amplificare la sua voce. Quella foto che ho pubblicato non l’ho presa da uno scatto clandestino nel bagno delle signore, ma quello è il modo in cui la Rackete si presenta al pubblico e quindi ci tiene a farsi vedere in questa maniera. Io non ho fatto altro che dare voce alla Rackete, quale sessismo c’è?”.
Anche Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia, si allinea a Vannacci e accusa la tedesca di aver "costruito un percorso politico sull'esaltazione dell'immigrazione irregolare".
Rackete, ex comandante della nave Sea-Watch, lascia il suo seggio a Strasburgo dopo appena un anno di mandato, durante il quale si è distinta per una linea di radicale opposizione alla Commissione europea, pur non senza sorprese. Memorabile la sua decisione di votare, quasi in solitaria tra i banchi della sinistra, a favore dell’utilizzo di armi europee da parte dell’Ucraina contro obiettivi in territorio russo. “Essere di sinistra significa mostrare solidarietà con le persone oppresse ed essere contro le dittature”, spiegò in quell’occasione la ‘capitana’, spiazzando anche diversi compagni di gruppo, Avs inclusi.
A prendere il suo posto sarà ora Martin Günther, esponente del Brandeburgo arrivato appena dietro di lei alle elezioni europee di giugno. Günther ha già promesso continuità: “Continuerò la lotta di Carola per la giustizia climatica”.
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