15 Aprile 2025
Si chiude ufficialmente l’era di Giovanni Malagò alla guida del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Per quanto riguarda il totonomi per la nuova presidenza, i candidati in pole position c'è Luciano Buonfiglio seguito da Luca Pancalli e Diana Bianchedi. Seguono Luciano Buonfiglio ed Ettore Thermes. Attenzione anche a Luca Zaia, presidente uscente del Veneto.
“Mi inchino alla legge, i risultati e il prestigio non sono bastati”, ha detto Giovanni Malagò al termine del Consiglio nazionale che ha sancito, senza più appelli, la fine del suo mandato. Dopo mesi di ipotesi su una possibile proroga fino alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, è arrivata la conferma diretta: Malagò non si ricandiderà. Le elezioni per il nuovo presidente del Coni si terranno il prossimo 26 giugno presso il Centro Sportivo dell’Acqua Acetosa.
Chi prenderà il posto di Malagò? Al momento la successione è tutt’altro che chiara, ma il totonomi parla di 1 candidato in pole, Luciano Buonfiglio, attuale numero uno della Federazione italiana canoa e kayak, poi 2 spinti da Malagò stesso: Luca Pancalli storico presidente del Comitato Italiano Paralimpico, e Diana Bianchedi. Infine, Ettore Thermes, ex azzurro del windsurf.
Si fanno poi i nomi di Sabatino Aracu (federazione sport rotellistici), Manuela Di Centa e Deborah Compagnoni, leggendarie ex atlete invernali, oltre a Gianni Petrucci e a Franco Carraro.
Suggestiva ma già smentita la candidatura di Stefano Mei, presidente della Fidal, che ha liquidato la questione con una battuta diventata subito virale: “Ma che siete matti? Neanche ci penso”.
Il termine ultimo per presentare le candidature è fissato per il 5 giugno, data entro la quale potrebbero emergere ulteriori sorprese.
Il futuro di Luca Zaia potrebbe essere quello di presidente del Coni. Una pista di cui si parla da tempo ma che ritorna in auge, visto che la Consulta ha di fatto bocciato un'altra ricandidatura.
Il presidente della Regione Veneto, dopo la bocciatura del terzo mandato da parte della Corte costituzionale, potrebbe virare verso il mondo dello sport, cavalcando un'idea già ventilata lo scorso agosto. Allora, fu lui stesso a non escludere un possibile approdo al vertice del Coni per il dopo Malagò. Oggi, con lo scenario politico che cambia, quella suggestione torna prepotentemente d’attualità.
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