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3500 soldati italiani in Ucraina sotto bandiera Onu, Meloni apre all’invio ma Salvini frena - confermate le anticipazioni del GdI

Confermato il retroscena del Giornale d'Italia sulle truppe italiane sotto bandiera Onu che l'Italia potrebbe mandare in Ucraina. Tajani: "Se si deve fare una zona cuscinetto ci si può pensare"

26 Febbraio 2025

3500 soldati italiani in Ucraina sotto bandiera Onu, Meloni apre all’invio ma Salvini frena -  confermate le anticipazioni del GdI

Fonte: imagoeconomica

3500 soldati italiani in Ucraina sotto bandiera Onu? Una possibilità. Da Palazzo Chigi aprono e confermano le anticipazioni del Giornale d'Italia. L'ipotesi di invio di truppe italiane sul suolo ucraino è confermata dal sottosegretario Fazzolari, ma solo tramite "una missione internazionale con il cappello dell’Onu in un contesto di pace".

3500 soldati italiani in Ucraina sotto bandiera Onu, Meloni apre all’invio ma Salvini frena

3500 soldati e nessun carro armato. Per i militari italiani in Ucraina nell’ambito del peacekeeping Onu sembra essere iniziato il conto alla rovescia. Dall'esecutivo in prima battuta avevano smentito questa ipotesi: "L'Italia ha sempre detto che l'invio di truppe italiane in Ucraina non è all'ordine del giorno. Non esiste questo dibattito all'interno della maggioranza". Tuttavia dopo l'amo lanciato da Starmer e da Macron sui cosiddetti peacekeeper, la tentazione di partecipare a questa "missione di pace" appare sempre più allettante. 

È stato lo stesso ministro degli Esteri Tajani ad asserire ciò: "Non si è mai parlato di truppe italiane, penso che non sia utile inviare truppe europee o della Nato ma se si deve fare una zona cuscinetto si può pensare a truppe sotto la bandiera Onu, nel caso ci può essere la disponibilità italiana, come con la Palestina". Tradotto: se si muovono gli altri Paesi, anche l'Italia si muoverà in questa direzione.

Anche Fazzolari è sulla stessa linea di Tajani. Forze di interposizione senza l'Onu sono improbabili: "È un’ipotesi che la Francia sostiene da tempo, ma l’Italia non la ritiene la soluzione più efficace. Non c’è mai stata una forza di interposizione tra eserciti di questa portata. Tra Russia e Ucraina ci sono più di un milione di soldati armati, non vedo quale possa essere l’interposizione tra questi due eserciti".

Ma Salvini frena: "Sarei cauto"

Chi frena sull'ipotesi dei soldati italiani in Ucraina è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: "Quando ce lo chiederanno ne parleremo. Noi abbiamo già migliaia di soldati italiani in giro per il mondo, ne abbiamo tanti in Libano e prima di mandarne altri sarei molto cauto". Il riferimento al Libano non è casuale, spiega un leghista, "visto che ci siamo trovati in mezzo tra i razzi di Hezbollah e gli attacchi di Israele al contingente Unifil".

Come Salvini la pensano anche i compagni di partito Paolo Formentini e Silvia Sardone: "Abbiamo già molti militari in ogni angolo del mondo - dice Sardone - spendiamo un miliardo per le missioni all’estero, non c’è bisogno di impiegarne altri. Soprattutto perché servono a noi, nelle nostre città".

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