Venerdì, 05 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Milano, Area C (centro storico) a pagamento anche nel weekend e parcheggi più cari per i SUV, gli imprenditori: "Danno alle attività commerciali"

I commercianti si oppongono al piano del sindaco Sala nel sondaggio flash di Confcommercio Milano, temendo ripercussioni economiche e un calo dell'attrattività del centro città, mentre le opposizioni accusano il Comune di voler solo aumentare le entrate

05 Settembre 2024

Milano Area C centro storico pagamento weekend parcheggi cari SUV imprenditori Danno attività commerciali commercianti

Fonte: Wikimedia Commons

A Milano, il sindaco Beppe Sala ribadisce la volontà sua e della giunta di introdurre l’accesso in auto a pagamento nell’Area C (quella del centro storico) del capoluogo lombardo anche nel weekend. Una misura che era già stata anticipata dallo stesso Sala durante i mesi estivi e che ora, al rientro dalle vacanze, il primo cittadino ha confermato senza mezzi termini. Pronto in seno alla giunta comunale anche il provvedimento sulla sosta differenziata che imporrà parcheggi a pagamento più cari per i veicoli più pesanti come Suv e monovolume, ispirato a quelli già adottati in altre metropoli europee: una mozione, firmata da buona parte della maggioranza (tra cui i dem Angelica Vasile, Simonetta D’Amico e Rosario Pantaleo, il consigliere del gruppo misto Enrico Fedrighini, i due eletti della lista di Beppe Sala, Marco Fumagalli e il capogruppo Gabriele Rabaiotti, il Verde Carlo Monguzzi), ha richiesto l’attuazione di provvedimenti che programmino "una adeguata maggiorazione della tariffazione della sosta su strada". Un aumento dei prezzi per i parcheggi da due a tre volte superiori alla tariffa attuale e che varrà solamente per i mezzi con un peso superiore alle 1,6 tonnellate. Quindi i Suv, elettrici e non, "indipendentemente dalla residenza o domiciliazione del proprietario". Una scelta già in vigore in altre grandi città europee, da Parigi a Londra. La mozione chiede anche che "oltre al peso del veicolo si tengano in considerazione le dimensioni del veicolo, il tempo di stazionamento del veicolo, l’area urbana di utilizzo dello spazio pubblico di sosta (Centro città/Periferia).".

Il ticket per l’ingresso esteso ai fine settimana

Sabato e domenica con il ticket per entrare in auto nella Cerchia dei Bastioni: "Pensiamo di procedere nella direzione di estendere Area C anche nel weekend. Noi continuiamo a investire sul trasporto pubblico e stiamo ricevendo sempre meno soldi dal governo", ha detto Beppe Sala. Anche se c’è la volontà di sindaco e giunta di proseguire in questa direzione, la misura è stata semplicemente comunicata ai microfoni della stampa ed è tutt’altro che ufficiale. Ogni modifica al regolamento di Area C, infatti, deve passare prima per il Consiglio comunale, contemplata nel Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu), piano che regola la circolazione nel capoluogo. Si preannuncia dunque una battaglia con Fdi, Lega e Forza Italia. In sintesi il posizionamento dell’opposizione sull’argomento è il seguente: "Operazione dannosa, solo per fare cassa". Probabilmente, per l’entrata in vigore si dovrà aspettare l’inizio del 2025. Si riaccende dunque la polemica sull'ipotesi di attivazione dell'Area C anche nei fine settimana. Dopo lo stop al progetto, voluto dal Ministero dei Trasporti, il sindaco di Milano Beppe Sala si è detto nuovamente convinto di proseguire in tale direzione. Intanto, il centro destra e diverse associazioni si sono schierate nettamente contro la misura, considerata da molti poco utile nel contrastare l'inquinamento e penalizzante per i commercianti.

La bocciatura da parte di Confcommercio e opposizione

Confcommercio Milano ha lanciato un sondaggio flash (aperto ieri e chiuso questa mattina, con dati elaborati dall'Ufficio Studi) per capire quale sarebbe l'accoglienza della nuova misura. Su 549 imprese rispondenti alla survey, l'89,3% si è schierato contro l'Area C a pagamento anche il sabato e la domenica. Dal sondaggio è emerso che il 77% degli imprenditori reputa il progetto un danno alle attività commerciali, il 65% ha detto che causerebbe una perdita di attrattività per il centro città, mentre il 62% ha affermato che la misura potrebbe portare a un peggioramento del traffico nelle zone esterne all'Area C. Favorevole alla misura solo il 10,7%. Pessimi risultati anche sull'ipotesi del sovrapprezzo alla sosta dei Suv: il 75,3% dei rispondenti si schiera contro. "I numeri espressi dal sondaggio in così poco tempo credo siano molto significativi. Far pagare l’Area C nel weekend è sbagliato perché penalizza le imprese, colpisce i cittadini e incide negativamente sull’attrattività di Milano. Bene fa il Comune a puntare sul trasporto pubblico, ma fare cassa indistintamente non è certo la strategia giusta", ha detto Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, commentando le risposte al questionario. Sottolinea Simonpaolo Buongiardino, presidente di Assomobilità: "L'indagine svolta ha confermato quanto da tempo andiamo dicendo rispetto alla contrarietà del sistema imprenditoriale milanese su questo inasprimento di Area C che danneggerà le nostre attività e penalizzerà gli utenti". Nel mentre, le opposizioni cittadine hanno già promesso battaglia. L’accusa nei confronti di Palazzo Marino è quella di voler semplicemente fare cassa: "È una follia", commenta il segretario provinciale della Lega, Samuele Piscina: "La giunta di sinistra penalizza i cittadini e chi lavora e produce all’interno della città". Sala si difende: "Non è questione di fare cassa, ma di cercare di mettere in ordine un bilancio che fa sempre più fatica". Proprio a causa, secondo il sindaco milanese, di un abbandono da parte del governo centrale. Di concerto, in una nota il deputato milanese della Lega, Luca Toccalini, ha commentato così: "L'ennesima vessazione per i cittadini che penalizza le attività commerciali. Senza contare che, dopo Area B, questa soluzione non porterà alcun miglioramento all'ambiente. Decisioni che non tengono conto delle vere esigenze dei milanesi". "Una misura ingiusta, iniqua, ipocrita con cui l’amministrazione vorrebbe solo far cassa mettendo le mani in tasca ai nostri cittadini, penalizzando chi lavora e chi produce", afferma Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale lombardo della Lega, che conclude: "Gli interessi di chi ha il diritto di muoversi in città senza dover avere la paura di incorrere in una multa ingiustificata viene prima di ogni misura dannosa per i milanesi e per il tessuto produttivo della nostra città".

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x