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Decreto salva casa 2024, cosa prevede: sanatoria per piccole irregolarità nelle abitazioni, da verande a soppalchi e interni

Una mini sanatoria rivolta ai proprietari di immobili con necessità di risolvere piccole anomalie. Questo è il Piano Salva Casa di Matteo Salvini, oggi 22 maggio 2024 al vaglio del Consiglio dei Ministri

22 Maggio 2024

Decreto salva casa 2024, cosa prevede: sanatoria per piccole irregolarità nelle abitazioni, da verande a soppalchi e interni

Salvini, fonte: imagoeconomica

Non è un condono ma un aiuto dedicato a milioni di proprietari che hanno l'esigenza di regolarizzare la propria posizione. Il Decreto Salva Casa è arrivato in Consiglio dei Ministri per essere discusso durante la riunione di Governo. Soppalchi, verande, tramezzi, finestre, la mini sanatoria permetterà l'inserimento corretto in catasto di piccole porzioni di immobili. Mettendo le mani avanti contro un'eventuale opposizione da parte dell'Esecutivo, Salvini afferma che il Decreto - ancora in fase di completamento - servirà anche per liberare "gli uffici comunali dalle troppo pratiche bloccate".

Decreto salva casa 2024, cosa prevede: sanatoria per piccole irregolarità nelle abitazioni

Secondo Matteo Salvini il Piano Salva Casa è una scelta concreta e responsabile a vantaggio di milioni di proprietari che potranno regolarizzare piccole irregolarità immobiliari. Il Decreto agirà su tre livelli. Affronterà problemi di natura formale ossia legati a errori di rappresentazione nel progetto con conseguente disallineamento tra progetto autorizzato e la reale costruzione dell'immobile.

La mini sanatoria, poi, si occuperà delle difformità interne che non possono essere considerate semplici e che sono il risultato di anni e anni di cambiamenti effettuati quando non era prevista una planimetria dell'immobile. Infine, l'idea di Salvini è eliminare il doppio paletto relativo alle difformità non più sanabili. Parliamo della regolarizzazione degli elementi conformi alle regole nel momento di realizzazione e durante la validità di una sanatoria. 

"Il Piano Salva Casa non può funzionare", Legambiente contraria al Decreto

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, afferma che il Decreto Salva Casa si preannuncia come l'ennesimo condono, inutile e pericoloso. La strategia utilizzata da Matteo Salvini è sbagliata - continua Ciafani - e inadatta a tutelare il diritto alla casa degli italiani e il mercato dell'edilizia. La storia insegna che i condoni edilizi hanno portato incassi molto più contenuti rispetto le aspettative. Come esempio citiamo il condono del Governo Craxi con solo il 58% del gettito previsto e i condoni del Governo Berlusconi con il 71 e il 34,5% del gettito preventivato. 

Il Presidente Ciafani aggiunge, poi, che per mettere realmente in sicurezza il mercato dell'edilizia sarebbe necessario adottare una linea dura contro il mattone illegale. Suggerisce a Salvini sanzioni più severe per chi permette l'allaccio delle utenze agli abusivi, l'erogazione di maggiori risorse per le demolizioni decise dalle amministrazioni locali e di incentivi ai Comuni per dare una risposta alle domande di condono bloccate. 

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