17 Maggio 2023
Salta la stabilizzazione dei precari della sanità nel cosiddetto decreto Bollette. E i sindacati, Cgil in testa, annunciato lo stato di agitazione. Il testo del dl, così come approvato dalle Commissione Finanze e Affari Sociali, è approdato all'esame dell'Aula della Camera. Ma è stato poi rinviato per alcuni correttivi: per la parte che riguarda la sanità è saltata la norma sulla stabilizzazione dei precari di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs).
La Commissione Bilancio ha chiesto lo stralcio dell'articolo 16-bis dopo i rilievi del Servizio di Bilancio della Camera sui problemi di coperture e sul mancato chiarimento del numero di persone da stabilizzare. “Ancora una volta prevale l’aspetto bassamente burocratico in una vicenda che ormai assume toni grotteschi: ci sono i soldi per pagare il personale con contratti a tempo determinato ma non ci sono per assumerli a tempo indeterminato, perché, a quanto sembra, il ministero della Salute non è in grado di fornire i dati della platea coinvolta”. Così, in una nota, la Fp Cgil commenta lo stralcio, per mancanza di copertura, della stabilizzazione dei ricercatori sanitari di Ircss pubblici e Izs. “Fp Cgil, come sempre, non farà mancare l’appoggio a lavoratrici e lavoratori. Annunciamo fin d’ora lo stato di agitazione e intensificheremo le iniziative di protesta da mettere in campo insieme alle altre organizzazioni sindacali. Nell’immediato, come Fp Cgil, daremo seguito alla nostra iniziativa legale messa in campo in queste settimane, che prevede la messa in mora delle amministrazioni degli Irccs, degli Izs e del ministero della Salute per il riconoscimento di quanto dovuto ai lavoratori della ricerca che in questi anni hanno prestato la loro attività con contratti atipici senza tutele previdenziali e indennitarie. Le adesioni alla nostra iniziativa sono state moltissime: circa 800 su una platea di 1.200, e già dai prossimi giorni partiranno le prime diffide nei confronti di alcuni istituti”.
Intanto il governo porrà la questione di fiducia alla Camera sul Dl bollette, nel testo approvato dalle commissioni. Lo ha comunicato all'assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. In base ad un accordo tra i capigruppo di Montecitorio, la chiama inizierà domani, giovedì 18 maggio, alle 14.30, con dichiarazioni di voto a partire dalle 13. Il voto finale arriverà successivamente, sempre nella giornata di domani.
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