09 Marzo 2023
Fonte: Imagoeconomica
Il Consiglio dei Ministri ha decretato che Bruno Frattasi succederà a Roberto Baldoni a capo dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Il nuovo direttore è il prefetto di Roma.
Roberto Baldoni si è dimesso lunedì 6 dal suo ruolo di direttore dell'Acn, Agenzia cybersicurezza nazionale. Al suo posto sale Bruno Frattasi: questo è ciò che è emerso dal Consiglio dei Ministri in esilio a Cutro. Bruno Frattasi è il prefetto di Roma. Questo incarico è ricoperto dal 31 ottobre 2022 quando Matteo Piantedosi è diventato ministro dell'Interno nel Governo Meloni.
Frattasi ha 67 anni, è nato a Napoli, ma vive a Roma da 40 anni. È sposato con due figli e un nipote. Ha una laurea in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli e a 25 anni entra nella carriera prefettizia. Sette anni dopo è già al gabinetto del ministro.
Frattasi è stato capo di gabinetto dell’ex ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, prima ai tempi del Conte II, successivamente sotto l’esecutivo Draghi. L’opzione Frattasi, sostenuta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli 007, Alfredo Mantovano, non piace alla Lega poiché sotto Lamorgese demolì i decreti Sicurezza targati Salvini.
Il nuovo direttore dell'Acn è impegnato nella lotta alla mafia: come prefetto di Latina dal 2007 al 2009 ha combattuto le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mercato di Fondi.
La successione di Frattasi a Baldoni è lampo: non si voleva lasciare la posizione vacante perché l'Italia, come altri Paesi Alleati, sono coinvolti nella guerra informatica nell'ambito del conflitto russo-ucraino. L'ultimo attacco hacker in Italia è stato quello del gruppo filorusso NoName057: 6 siti italiani, tra cui quello dei Carabinieri e del ministero degli Esteri, risultavano inaccessibili.
Non era la prima volta: lo scorso aprile erano stati attaccati dal gruppo Killnet i siti del Senato, del ministero della Difesa e quello degli Esteri. In nessuno di questi tentativi sono state fatte trapelare informazioni sensibili, ma non si deve escludere che sia uno dei prossimi obiettivi. Altri paesi interessati sono stati Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia.
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