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Manovra, dalle coperture al nodo intercettazioni. Il Pd: "La legge non è pronta, si rischia l'esercizio provvisorio"

La manovra che scotta, non solo per il nodo coperture che fatica ad essere risolto, ma anche perché le intercettazioni il governo vorrebbe delegarle ai servizi segreti per questioni di sicurezza nazionale: il rischio è quello dell'esercizio provvisorio (in piena recessione)

19 Dicembre 2022

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Sulla manovra qualcosa si sa già dopo la discussione questa mattina in aula a Montecitorio, ma i lavori sarebbero poi ripresi alle 18:30 per poi proseguire domani, martedì 20 dicembre alle 10,30. E c'è chi giura che, nonostante l'affanno del governo, il rischio di andare in bilancio provvisorio (in piena recessione) si sta facendo più concreto che mai. L'opposizione ha espresso tutte le considerazioni in merito alla modifica degli emendamenti da applicare. In ogni caso la conferenza dei capigruppo a Montecitorio ha bocciato la manovra e questo potrebbe far slittare l'esame al 23 e 24 dicembre 2022. A soli 8 giorni dall'obbligo della votazione della legge di bilancio. Un termine troppo pericoloso.

Manovra, dal Pos ai mutui per i redditi inferiori a 35 mila euro

Per quanto riguarda il Pos, sappiamo che è tornato tutto come prima dopo la bocciatura della commissione europea. Modificare quanto è stato deciso in merito ai pagamenti elettronici infatti avrebbe causato un grosso ostacolo per quanto già è stato deciso dal PNRRTroppo pericoloso. Sono fortissime le critiche che arrivano dal PD, ad esempio Debora Serracchiani ha dichiarato "usano i tempi della commissione per farsi i fatti loro. Allo stesso modo Ubaldo Pagano, capogruppo del PD in commissione ha dichiarato "il presidente non svolge un ruolo di garanzia".
Attirare la riga e Marco Grimaldi di Avs: "La verità è che la manovra non è pronta". E quindi almeno qualcosa è stato deciso. I mutui, in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo oggi, potranno passare dal tasso fisso a quello variabile anche nel caso ci siano state ulteriori surroghe nei mesi precedenti. Una decisione per incentivare il mercato immobiliare, nonostante i tassi di interesse sempre in continuo rialzo.
Dopo l'aumento dei tassi da parte della BCE la settimana scorsa, il comitato direttivo ha pensato e anche annunciato un ulteriore rialzo. Una situazione che avrebbe sicuramente bloccato il mercato immobiliare e che dunque necessitava di una legge per favorire i ceti meno abbienti. Infatti il passaggio dal contratto di mutuo a tasso fisso a quello variabile viene concesso prevalentemente ai redditi inferiori a 35.000, anche in presenza di precedenti surroghe.
Il POS obbligatorio per pagamenti superiori a 30 euro resta con le stesse sanzioni precedenti, quelle che aveva introdotto il governo precedente guidato da Mario Draghi, cioè l'obbligo di una sanzione di 30 euro più il 4% della transazione negata al cliente che avrebbe voluto pagare con la carta di credito o di debito. Questo ovviamente per tutte le transazioni di importo superiore ai 30 euro.

Manovra, la legge che scotta per le coperture e per il nodo sulle intercettazioni: "Delegate ai servizi segreti"

Ma la manovra scotta e non soltanto per il nodo delle coperture che faticano ad essere trovate. Non soltanto per le pensioni che vengono liquidate con una legge che introduce la quota 103, che potenzialmente potrebbe aprirsi a 48.000 lavoratori Ma che, nei fatti, verrà scelta soltanto da un terzo dei lavoratori a cui è rivolta a causa delle forti decurtazioni nel caso si decida di andare in pensione all'età di 62 anni e 41 di contributi.
La manovra scotta non soltanto dunque per gli argomenti principali che riguardano le pensioni minime che verranno sì innalzate a 600 euro, ma soltanto per gli over 75 e soltanto per l'anno 2023. La manovra scotta anche e soprattutto per il nodo sulle intercettazioni. Il governo vorrebbe infatti delegare ai servizi segreti e le intercettazioni per questioni di sicurezza nazionale, ma questo farebbe perdere la "garanzia di controllo, con la relativa richiesta dell'autorizzazione preventiva che, solitamente, è obbligatoria per il giudice anche per i reati di pene superiori ai 6 anni".

Manovra, le misure certe sui giochi pubblici, tassa sulle partecipazioni, fondi scuole paritarie

Esiste un emendamento sulla proroga dei giochi, 275 milioni in due anni che prevede la proroga di un ulteriore anno, fino al 31 dicembre 2024, delle concessioni per la raccolta a distanza dei giochi pubblici, in scadenza al 31 dicembre 2022. La misura, che riguarda le concessioni per i giochi a distanza, bingo, apparecchi da intrattenimento e scommesse, genera per le casse dello Stato entrate pari per oltre 275 milioni in due anni (98,67 milioni nel 2023 e 176,68 milioni nel 2024). 

Un altro emendamento prevede l'aumento dal 14 al 16% dell'aliquota delle imposte sostitutive applicate ai valori di acquisto delle partecipazioni e dei terreni edificabili e con destinazione agricola. La misura è considerata tra le coperture della Manovra: si stima, si legge nella relazione tecnica, un effetto finanziario per oltre 253 milioni in 3 anni (166,1 milioni nel 2023, e 43,5 milioni sia nel 2024 che nel 2025).

Una delle norme contenute in uno dei pacchetti di emendamenti depositati in nottata dal governo alla Manovra prevede un incremento di 30 milioni a decorrere dal 2023 del contributo per le scuole paritarie.

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