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Manovra 2023, norma sul Pos potrebbe saltare. Governo si arrende a critiche Ue: restano multe per i commercianti

La norma, contenuta nella legge di bilancio 2023 - che introduce la soglia di 60 euro sotto la quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici - potrebbe saltare. Lo riferiscono riferito fonti vicine alla maggioranza

18 Dicembre 2022

Pos, tetto a 60 euro potrebbe saltare: marcia indietro del Governo dopo trattativa con Ue

Novità in merito alla manovra finanziaria 2023:in attesa di nuove decisioni da parte del Governo, filtra la voce che potrebbe saltare la norma Pos, quella che introduce la soglia di 60 euro. Lo hanno riferito fonti vicine alla maggioranza, in vista della presentazione di un nuovo pacchetto di emendamenti del governo atteso per domenica 18 dicembre 2022 in commissione Bilancio alla Camera.

Pos, tetto a 60 euro potrebbe saltare

Nella legge di bilancio potrebbe saltare la norma sul Pos, che introduce la soglia di 60 euro sotto la quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici, senza incorrere in sanzioni. Il cambio di rotta sarebbe arrivato a seguito delle obiezioni mosse dall'Unione europea. L'Ue, infatti, ha indicato questa misura come "non in linea con le raccomandazioni specifiche per l'Italia sulla lotta all'evasione fiscale".

Il precedente governo targato Mario Draghi era intervenuto sulla materia per rispondere alle richieste presenti nel Pnrr, da raggiungere entro il primo semestre 2022. queste contenevano "La definizione di efficaci sanzioni amministrative in caso di rifiuto di accettare pagamenti elettronici da parte dei fornitori privati". L'esecutivo dei migliori aveva quindi introdotto una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata, in caso di rifiuto di accettare pagamenti elettronici di qualsiasi importo.

Forti le opposizioni da parte di Bankitalia, che ha fatto notare al Governo come l'innalzamento della soglia a 60 euro per il Pos vada contro la lotta all'evasione fiscale. Inoltre sarebbe un passo indietro verso modernizzazione del Paese, obiettivo sempre contenuto nel Pnrr. Ma i problemi non sono finiti qui. I contanti hanno anche molti costi e a ricordarlo è stata la Corte dei Conti: "L'innalzamento del tetto dei pagamenti e, in particolare, la non sanzionabilità dei rifiuti ad accettare pagamenti elettronici di un determinato importo possano risultare non coerenti con l'obiettivo di contrasto all'evasione fiscale previsto nel PNRR".

Dopo le critiche, Giorgia Meloni aveva già deciso per un primo passo indietro. "La soglia dei 60 euro è indicativa può essere anche più bassa, c’è un’interlocuzione in corso con l’Ue e vediamo come andrà a finire", aveva dichiarato. Ora però è l'intero esecutivo che pare intenzionato a fare dietrofront, lasciando le sanzioni agli esercenti che non accettano i bancomat.

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