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Elezione Fontana, Letta: “Putin sarà contento”. Ma mai come quando ha firmato 28 accordi sul gas con lui nel 2013

A Trieste, nel novembre di 9 anni fa, l’allora premier siglò 28 accordi energetici col capo del Cremlino. Che non era contento: era raggiante

14 Ottobre 2022

Elezione Fontana, Letta: “Putin sarà contento”. Ma mai come quando ha firmato 28 accordi sul gas con lui nel 2013

Qualche anno fa Lorenzo Fontana aveva indossato una maglietta con la scritta “no alle sanzioni alla Russia”. E aveva indicato Mosca come modello politico ed economico. Quanto basta per essere etichettato dalla sinistra (che dell’Urrs era fiera imitatrice) come un fedele seguace di Vladimir Putin. Durante l’elezione per la presidenza della Camera, a Montecitorio è spuntato pure uno striscione a opera di alcuni deputati del Pd, tra i quali Alessandro Zan e Rachele Scarpa, in cui veniva rimarcata la vicinanza etica dell’ex ministro col capo del Cremlino. Lo stesso Enrico Letta, da segretario dei dem, l’ha voluta sottolineare, dicendo che con l’elezione di Fontana “Putin sarà contento”. Già. Ma non sarò mai così felice come quando ha firmato 28 accordi sul gas con Letta nel 2013 a Trieste, con l’attuale segretario dem che all’epoca era presidente del Consiglio.

Elezione Fontana, Letta: “Putin sarà contento”. Ma mai come quando ha firmato 28 accordi sul gas con lui nel 2013

L’elezione di Fontana “conferma quello che abbiamo sempre pensato, cioè che questa è una maggioranza che si sposta sempre di più verso il sovranismo”, ha detto Letta. “E troverà fuori dall’Italia sicuramente chi sarà molto contento e Putin sarà il primo a esserlo”. La volta che il presidente russo ha sorriso di più per questioni che riguardano l’Italia, però, risale al 26 novembre del 2013. Quel giorno, Letta, in qualità di premier, costituì la rete d’impresa Bridge to Russia con Putin. Un dossier di 28 accordi commerciali con l’energia al centro. Putin arrivò al vertice italo-russo sul sedile posteriore di una limousine anti-mine. Si fece attendere un’ora e mezza. Poi, ben protetto dalle guardie del corpo, raggiunse Letta nella zona rossa di Trieste. La bora sferzava una grande bandiera della Russia. E il capo del governo italiano, avvolto in una sciarpa rossa, accolse con un sorriso il leader russo prima di una lunga stretta di mano immortalata dai fotografi.

Elezione Fontana, Letta: “Putin sarà contento”. Ma mai come quando ha firmato 28 accordi sul gas con lui nel 2013

Di quel summit è rimasto il ponte per la Russia: 28 trattati economici siglati da Letta e Putin per offrire un sostegno completo alle imprese italiane interessate a espandere il proprio business a Mosca e nelle città limitrofe. “Si tratta di accordi molto concreti, in particolare nel settore energetico”, aveva spiegato il presidente del Consiglio italiano. Ironia della storia: oggi l’Italia rischia di restare al freddo per le riduzione di forniture del gas russo causate dalle sanzioni imposte a Mosca e volute, tra gli altri, dal Pd di Letta. Ma questa è un’altra storia. Quel che conta, adesso, è che se Putin è contento per l’elezione di Fontana, quel giorno a Trieste, con 28 accordi energetici in tasca, era raggiante.

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