25 Agosto 2022
Ci risiamo: nuova campagna elettorale, vecchie promesse. Ed anche per questa tornata di elezioni politiche non sarà differente. Siamo partiti dal Pd e dal classico "più soldi per tutti" ma soprattutto "per gli insegnanti". Un tema stagnante quando si è al governo ma che spunta come un fungo in campagna elettorale. Ormai da 30 anni. Ma il partito di Letta, non è mica l'unico ad aggiudicarsi la palma d'oro in questa speciale lista. C'è anche Forza Italia, e l'immortale aumento di pensioni a 1000 euro. Nonché il ponte sullo Stretto.
"Una delle cose che faremo noi col prossimo governo è aumentare a 1.000 euro, per 13 mensilità, le pensioni minime", diceva nel 2019 Silvio Berlusconi. Senza dimenticare la campagna elettorale dell'anno prima: "Porteremo a 1.000 euro le pensioni di tutti i dipendenti e anche di coloro che sono afflitti da disabilità e daremo la pensione a 67 anni a coloro che lavorano di notte, d’estate…". Nonché dell'anno prima ancora.
"Oggi nessuno anziano può vivere con una pensione minima di 500 euro: oggi è doveroso e indispensabile aumentare almeno a 1.000 euro i minimi pensionistici. Nessun anziano deve essere escluso da questa misura, comprese le nostre mamme che hanno lavorato tutti i giorni a casa e che devono poter avere vecchiaia dignitoso". "Innalzamento delle pensioni minime e l'adeguamento al costo della vita di tutte le pensioni fino al livello di mille euro al mese". 2008.
Ma in realtà è un tema che accompagna il Cav da sempre. Anche nel 2014, diceva di voler "portare le pensioni minime a 1000 euro". Certo, il leader forzista potrà difendersi dichiarando che mai è salito al governo dopo certe dichiarazioni, e mai ha potuto attuare questa misura. Misura che sarebbe di difficile attuazione anche se si dovesse scoprire un nuovo immenso giacimento di petrolio.
"Entro il 1994 il ponte sarà ultimato", una frase celebre di Bettino Craxi della quale non si può dire sia stato facile premonitore. Stando alle dichiarazioni dei politici, negli ultimi 30 anni di ponti ne sarebbero dovuti venir su sei o sette. Invece l'unico di cui si ha (triste) memoria è quello costruito dopo una tragedia, vale a dire il Ponte Morandi. In questo caso il Ponte non c'è già, ma si può dire che da destra a sinistra, chiunque approfitta del periodo di campagna elettorale per tirarlo fuori. Dopo Craxi ne prese la bandiera Berlusconi, seguito da Renzi e Salvini.
E proprio il Cav stavolta ne sembra convinto: "Sì al ponte sullo stretto, stavolta non ci fermeranno". La politica no, la burocrazia forse sì.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia