02 Agosto 2022
È stato trovato l'accordo tra Letta, Calenda e Della Vedova in vista delle elezioni del 25 settembre. Lo si apprende da fonti centriste a margine dell'incontro a cui hanno partecipato tra gli altri anche le capigruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani e il coordinatore della segreteria Marco Meloni. Oltre alla federazione di Più Europa e Azione. Un grande passo considerando che secondo i rumours l'accordo sarebbe stato trovato qualche giorno fa con una stretta di mano ma poi c'è stata la retromarcia del leader di Azione. Addirittura dal Nazareno fanno sapere che "erano stati definiti anche i collegi".
Enrico Letta proverà a trovare un accordo con Calenda "per senso di responsabilità di chi guida un partito che rappresenta un quarto degli italiani". Anche se dal Pd aggiungono nella consapevolezza della “blanda volontà” di stringere un accordo dimostrata da Calenda ma "ci proviamo con molta pazienza e spirito ecumenico”. Però “basta veti e basta sportellate”. Lo stesso Letta ribadisce che "il nostro appello è per includere e non per escludere" e "io sono pronto a incontrare tutte le anime" della possibile coalizione, "anche Calenda e Della Vedova, ma no ai veti e no veti personali".
Per il segretario importanti "patti chiari e amicizia lunga. E che valga la stretta di mano. Io e Calenda tre giorni fa ci siamo visti, eravamo d'accordo su un percorso e ci siamo stretti la mano, ma se tutto salta due giorni dopo, vuol dire che stringersi la mano non serve a niente". Per l'ex premier potrebbe risultare decisivo in negativo il voltafaccia del leader di Azione che come suo proverbiale istinto, ha rimesso tutto in discussione.
E molto probabilmente sarà così dato che anche dal Nazareno rilanciano l'ipotesi di un mancato accordo. Per i vertici del Pd Letta "vuole rompere, sta solo cercando la scusa per farlo". Non è piaciuta la lettera inviata da Calenda che pone delle condizioni che al momento paiono di difficile accettazione. "Tutti incaz..." rimarcano. "Ci vuole il senso della misura". Così Matteo Renzi ne approfitta per dire la sua su questa possibile alleanza: "Se Calenda e Letta si accordano, Forza Italia e Lega brindano. Il discorso del voto utile, mettersi tutti insieme con il Pd, non è credibile. Se non ci sono i 5 Stelle la partita è monca di un pezzo - ha affermato - nonostante io non li voglia. Capirei la grande alleanza di tutti se ci fossero tutti, ma così, per attutire la vittoria della destra, serve un centro forte".
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