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Sciopero tassisti a Roma per lo stralcio dell’articolo 10 del ddl Concorrenza. Cori e proteste contro Draghi

L’articolo 10 del ddl Concorrenza prevede un "adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante l’uso di applicazioni web". Ragion per cui vengono favoriti colossi come Uber e Lyft. Tassisti chiedono lo stralcio

05 Luglio 2022

Sciopero tassisti a Roma per lo stralcio dell’articolo 10 del ddl Concorrenza. Cori e proteste contro Draghi

Sciopero dei tassisti oggi martedì 5 luglio a Roma dove si sono riuniti per criticare la scelta di inserire l'articolo 10 nel ddl Concorrenza come sottolinea tra l'altro Carlo Di Alessandro di Federtaxi Cisal. "L’articolo 10 del ddl Concorrenza prevede un "adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante l’uso di applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti". Tra gli slogan più urlati: "La licenza non si tocca".

Tassisti in sciopero a Roma e proteste contro Draghi 

Ed è per questo che i tassisti hanno assaltato Roma, con proteste e cori verso Mario Draghi. Conditi da petardi, fumogeni e bandiere che recitano slogan. Il governo ha dunque la delega a legiferare sui servizi di trasporto che si basano sull’uso delle App, come Uber e Lyft, e non sono sottoposte a licenze al contrario dei tassisti. Altra questione è quella della "promozione della concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, al fine di stimolare standard qualitativi più elevati", ugualmente prevista dal ddl e ugualmente preoccupante per le auto bianche.

Il corteo è partito da piazza della Repubblica a piazza Venezia ed hanno aderito tutti i sindacati. Auto bianche protestano per chiedere al governo di stralciare dal ddl Concorrenza l’articolo 10, che spiana la strada a colossi come Uber e Lyft. Lo sciopero deciso dai tassisti andrà avanti fino alla mezzanotte di domani. I tassisti dichiarano: "Del governo non ci fidiamo, no a deleghe in bianco". E poi: "Non è ancora chiaro chi abbia inserito l’articolo 10 nel ddl Concorrenza", sottolinea ancora Carlo Di Alessandro di Federtaxi Cisal, che ieri ha avuto un incontro con il viceministro ai Trasporti, Teresa Bellanova. "Siamo pronti al confronto, ma non alla delega in bianco al governo, è inaccettabile".

"Vogliamo l’intervento del Parlamento", ha aggiunto il sindacalista, spiegando che dal governo "non ci aspettiamo nulla, non c’è fiducia del governo". Carlo Fidanza di FDI rimarca che l'incontro è indicativo sul "come lavora il governo Draghi, quello che rifiuta di ascoltare le ragioni dei tassisti e nell’incontro con i sindacati fa sapere che non stralceranno il famigerato art. 10 del Ddl Concorrenza. Non è così che si tratta chi lavora ogni giorno rispettando le leggi".

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