15 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
Anche Massimo Garavaglia chiede al governo di porre fine alle restrizioni e partire con le riaperture. Secondo il titolare del ministero del Turismo, il nostro Paese dovrebbe fare come la Francia "che ad aprile toglie tutto", auspicando inoltre la fine definitiva dello stato d'emergenza per il prossimo 31 marzo. Affermazioni che confermano la crescita della fronda aperturista all'interno dell'esecutivo Draghi. Nelle stesse ore anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha salutato con favore il possibile mancato rinnovo dello stato d'emergenza in seguito alla sua scadenza.
"Dobbiamo fare come la Francia, che ad aprile toglie tutto", ha dichiarato Garavaglia in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. Il ministro esprime un sentore piuttosto diffuso all'interno del suo partito - la Lega - che storicamente si è sempre schierato contro l'eccessivo rigore dei chiusuristi. Non solo: Garavaglia ha poi aggiunto: "Mi auguro che lo stato di emergenza, che scade il 31 marzo, non sia rinnovato, visto che i numeri migliorano di settimana in settimana. Di conseguenza tutte le regole legate a quel provvedimento straordinario decadranno".
Secondo il ministro infatti "sotto una certa soglia di occupazione dei letti ospedalieri, andrebbero tolte tutte le misure, sia per gli italiani che per gli stranieri". Stando agli ultimi dati diffusi da Agenas, la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19 è diminuita in ben dieci regioni, arrivando a toccare quota 12%. Da qui il commento sull'obbligo di Super Green pass per i lavoratori over 50; una misura presa "quando la curva era in salita esponenziale". A tal proposito il ministro ha spiegato che: "La matematica del liceo ci dice che se una curva cresce rapidamente, altrettanto rapidamente scende. Quindi da ora in avanti verranno prese decisioni che vanno nella direzione opposta".
Dichiarazioni in linea con quelle del sottosegretario Costa, che ai microfoni di Radio anch'io ha dichiarato: "Fortunatamente i dati della pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c’è ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione e l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione. Via il Green pass con lo stato d’emergenza? Credo che sia uno scenario possibile, dobbiamo completate la somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno misure restrittive".
E sul finale arriva anche la sferzata sulla vaccinazione anti Covid: "A metà giugno staremo ancora meglio di aprile. Da qui ad allora dovremo capire se ha ancora senso fare questo vaccino. [...] Si tratta di indicazioni che deve dare il mondo della sanità, tenendo conto di quello che dicono Oms e Aifa". Al momento in Italia si attende ancora una risposta definitiva da parte di Ema ed Aifa sulla questione, anche se il direttore generale di quest'ultima, Nicola Magrini, ha anticipato la possibilità che al posto della quarta dose venga istituito un richiamo annuale contro il virus.
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