Super Green pass obbligatorio anche in smart working, e Costa aggiunge: "Non escludo controlli"

L'obbligo di Super Green pass - in vigore dal 15 febbraio - vale anche per il lavoratori over 50 che sono in smart working. È quando chiarito dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa in un intervento a Radio anch'io, su Rai Radio 1. Il membro del governo ha infatti spiegato che la norma sull'obbligo di certificazione verde rafforzata non fa distinzione sulle modalità con cui un cittadino ultracinquantenne svolge la propria professione. Non sono esclusi pertanto nemmeno eventuali controlli da parte delle forze dell'ordine. Un ulteriore modo - spiega - "per controllare chi non è vaccinato". 

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Super Green pass obbligatorio anche in smart working

Nel suo intervento in radio, Costa ha spiegato che l'obbligo "c’è nella misura in cui la norma primaria prevede l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50, è chiaro quindi che l’obbligo è esteso a tutta questa categoria e a questa fascia d’età. È quindi confermato". Per quanto riguarda i controlli invece, si tratta di "un’operazione più complicata rispetto alle verifiche sui luoghi di lavoro ma non escludo che ci possano essere".

"Ad oggi - ha poi aggiunto il sottosegretario - a chi non si vaccina sono precluse anche altre attività, come i trasporti, i ristoranti o i cinema. Quindi c’è anche un altro modo per controllare chi non è vaccinato". Nell'illustrare i dati odierni, Costa ha poi aggiunto che al momento ci "sono circa 1,2 milioni gli over 50 non ancora vaccinati, di cui 500 mila lavoratori".

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Forse il 31 marzo l'addio al Green pass

Il sottosegretario si è poi lanciato in una previsione, ipotizzando l'addio al Green pass entro il prossimo 31 marzo. Secondo Costa infatti: "Fortunatamente i dati della pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c’è ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione e l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione. Via il Green pass con lo stato d’emergenza? Credo che sia uno scenario possibile, dobbiamo completate la somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno misure restrittive".