03 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
È scontro nella maggioranza sull'ipotesi - ancora al vaglio del Governo - di cambiare le regole sulla scuola. Stando a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, l'esecutivo, in caso di 2 studenti positivi in classe, sembra voler mettere in Dad solo gli studenti non vaccinati. Per gli altri invece potrebbe bastare l'autoisolamento. La proposta però ha suscitato subito i malumori di diversi vertici politici. "Non si può pensare di discriminare i bambini, prevedendo per alcuni la Dad e per altri la frequenza in presenza. Si continui ad investire risorse per la sicurezza. Le scuole devono restare aperte". Lo sostiene la sottosegretaria all'Istruzione, la pentastellata Barbara Floridia. Anche la Lega si dice fortemente contraria.
"La ripresa delle attività didattiche non deve riprodurre modelli che già si sono rivelati ingestibili", continua Floridia. "Ricordo con molta preoccupazione l'esperienza delle lezioni organizzate in parte in presenza e in parte a distanza. Un modello organizzativo che non ha mai garantito la qualità della proposta formativa. Chi segue in classe ha bisogno di tutta l'attenzione dell'insegnante. Chi invece è in Ddi ha tempi diversi e necessita di proposte più essenziali. Non si possono bloccare i bambini o gli studenti in quarantena per 5 ore davanti al Pc".
E ancora: "Preservare la didattica in presenza per i nostri studenti è sempre stata una priorità del Governo. Un principio sacrosanto a cui dobbiamo tener fede anche per la seconda parte dell'anno scolastico. La campagna di vaccinazione per i più piccoli è appena partita e inasprire i protocolli su contagi e quarantene ci esporrebbe al rischio di eccessive penalizzazioni", spiega la sottosegretaria all'Istruzione. Non possiamo permetterci di relegare in Dad milioni di studenti. La risposta non può essere sacrificare il diritto all'istruzione di milioni di studenti. Su questo siamo pronti a far sentire forte la nostra voce", conclude la pentastellata.
Anche la Lega si dice contraria a questa assurda ipotesi. "Lasciare a casa 3 milioni e mezzo di bambini a gennaio non è la soluzione", sostengono i vertici del partito che anzi chiedono piuttosto di intervenire sull'aerazione e sull'uso delle mascherine perché "discriminare bambini e famiglie non ha nessun senso".
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