03 Settembre 2021
Fonte: lapresse.it
Vincenzo De Luca e Michele Emiliano, i leader indiscussi del Pd al Sud, potrebbero scalzare Enrico Letta alla segreteria del partito. I due, come ha riportato Il Giornale, starebbero "tramando" contro Letta, arroccato per altro da tempo su temi criticati proprio dai due "ribelli", primo fra tutti il Ddl Zan. Sia Emiliano che De Luca, recentemente, hanno mandato messaggi che hanno creato parecchia agitazione nel Pd. Il primo ha aperto a Matteo Salvini, elogiandolo pubblicamente, mentre il secondo si è scagliato proprio contro il discusso Ddl Zan.
Non è una novità che il Pd sia lacerato al suo interno. "Ci sarà sempre qualcuno più a sinistra", dicevano i politici della Prima Repubblica, ma adesso sembra che "a Sinistra", ci sia qualcuno che guarda alla destra (almeno in parte). Per ora, tutto si muove sotto silenzio, in attesa anche di quello che succederà in autunno durante le elezioni. Determinanti infatti saranno gli esiti delle amministrative, a Milano, Torino, Roma, Bologna e Napoli. Come determinante sarà l'esito della candidatura di Letta alle elezioni suppletive a Siena.
I due governatori ribelli "vedono uno spazio politico nella possibilità di rappresentare un pezzo del Partito Democratico che dialoga con Salvini. Soprattutto De Luca pensa che Letta abbia un'agenda troppo radical, troppo intellettualistica e, siccome è realistico che le larghe intese durino anche la prossima legislatura, dobbiamo provare a intestarci la parte dialogante del Pd", ha rivelato a Il Giornale un parlamentare dem che conosce bene le dinamiche politiche tipiche del Sud.
Per quanto riguarda Emiliano, invece, ha elogiato così platealmente Salvini per due motivi differenti. "Alcuni dicono che lui deve una parte della sua elezione al boicottaggio che la Lega ha operato nei confronti del candidato della Meloni, Raffaele Fitto. Altri, invece, sostengono che Emiliano vorrebbe accreditarsi come 'lo Zaia del Pd', la parte dem dialogante e aperta nei confronti di Salvini e della Lega". E ancora: "Sostanzialmente, si preparano all'eventualità che Letta non ci sarà più, anche se non sono in grado di buttarlo giù. Sperano di occupare una posizione politica che gli assicuri una rendita, ma non escludo che - chiosa la nostra fonte - non pensino anche a ricoprire, in futuro, il ruolo di segretario".
Un'eventualità, quest'ultima, che, invece, esclude Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica all'Università di Bologna: "Mah, sono entrambi al secondo mandato e credo che non abbiano grandi ambizioni. Ho l'impressione che si facciano pubblicità a scapito del Pd. Per dirla con Nanni Moretti: mi si nota di più se faccio il leale esponente di partito e il dirigente autorevole o se critico i leali dirigenti di partito e gli esponenti autorevoli? La risposta che loro si danno è la seconda e, pertanto, criticano".
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