10 Dicembre 2025
Marco Centenari, nuovo amministratore unico San Raffaele
L'ingegnere Marco Centenari, nuovo amministratore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele (Gruppo San Donato), ha commentato le vicende che nei giorni scorsi hanno interessato un reparto ospedaliero:
"In merito alla nota vicenda di questi giorni, vorrei ribadire con forza che la sicurezza dei nostri pazienti rappresenta per noi un principio assoluto e non è negoziabile. L’evento verificatosi ha riguardato un singolo reparto ed è stato prontamente gestito: l’attività assistenziale del San Raffaele si è svolta e continua a svolgersi regolarmente, in condizioni di pieno ordine, controllo e sicurezza.
In qualità di amministratore mi sono immediatamente attivato affinché venissero adottate tutte le ulteriori misure utili a rafforzare i presidi organizzativi e di controllo e sarà mia responsabilità evitare che mai più si verifichino episodi che possano creare un minimo disagio ai nostri pazienti.
Da sempre, chiunque operi all’interno del San Raffaele, sa che deve attenersi ai più elevati standard clinici, scientifici ed etici. L’episodio dei giorni scorsi non rappresenta in alcun modo ciò che siamo: un punto di riferimento nazionale ed internazionale, per assistenza, ricerca e formazione, fondato su donne e uomini di straordinario valore e sulla fiducia di migliaia di pazienti che ogni giorno si affidano a noi.
Il San Raffaele continuerà a mantenere un modello clinico e scientifico di eccellenza, fondato su competenza, trasparenza e rigore assoluto.
Con queste mie parole e con le azioni già intraprese, confido che non ci sarà più spazio per reiterare speculazioni e fraintendimenti sul valore della nostra istituzione, come quelle che abbiamo visto proliferare in queste ultime ore".
Nel weekend tra il 5 e il 7 dicembre, al San Raffaele si è verificata una situazione critica nel reparto di Medicina cure avanzate, dove alcuni infermieri di una cooperativa esterna avrebbero somministrato farmaci errati o dosi fino a dieci volte superiori alle prescrizioni. La segnalazione è arrivata da un medico di guardia relativa al terzo piano del padiglione Iceberg, in un momento di avvicendamento del personale e forte pressione operativa.
Tra gli episodi riportati, un’infermiera avrebbe confuso l’Amiodarone con un farmaco inesistente, somministrando una dose eccessiva, mentre un’altra avrebbe mostrato difficoltà nella gestione della ventilazione. Fonti interne hanno parlato di “rischi elevati”, ma la Direzione sanitaria, guidata da Roberto Mazzucconi, è intervenuta rapidamente, rafforzando la supervisione e inviando infermieri esperti.
Mazzucconi ha attribuito le criticità allo stress operativo dovuto al maggiore afflusso di pazienti e ha assicurato che la situazione è stata immediatamente riportata sotto controllo, senza interruzioni nell’assistenza né limitazioni al pronto soccorso.
Nonostante la gravità degli eventi registrati nel reparto di Medicina cure avanzate, il San Raffaele ribadisce la propria identità di centro di eccellenza nazionale e internazionale, sottolineando che la sicurezza dei pazienti è un principio assoluto e che l’episodio, circoscritto a un singolo reparto, è stato gestito con tempestività.
L’istituto, ha tenuto a sottolineare, continuerà a operare con pieno ordine e controllo, basandosi su standard clinici elevatissimi, e ha assunto l’impegno personale a rafforzare ulteriormente i presidi organizzativi per evitare il ripetersi di situazioni simili.
Le scuse e le misure già adottate mirano a chiudere la fase di dibattito e a riaffermare il valore della struttura: un riferimento per assistenza, ricerca e formazione, fondato sulla professionalità di un team di alto livello e sulla fiducia di migliaia di pazienti. Il San Raffaele proseguirà con un modello clinico e scientifico improntato a competenza, trasparenza e rigore, confermando la propria missione di eccellenza.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia