09 Dicembre 2025
San Raffaele, fonte: X @giovannipastore
Nel cuore del weekend tra il 5 e il 7 dicembre, al San Raffaele si è registrata una situazione di tensione nel reparto di Medicina cure avanzate, dove – secondo una segnalazione interna di un medico di guardia – alcuni infermieri di una cooperativa esterna avrebbero somministrato farmaci sbagliati o in dosi dieci volte superiori a quelle previste nel reparto di 'cure avanzate'. La Direzione sanitaria, guidata da Roberto Mazzucconi, ha però chiarito che le criticità sono state legate a “stress operativo” e che tutto è “tornato sotto controllo”, ribadendo la piena continuità assistenziale e la sicurezza per i pazienti.
Le segnalazioni interne riguardano il terzo piano del padiglione Iceberg, dove per alcune ore il personale sanitario si sarebbe trovato in difficoltà a seguito dell’avvicendamento dell’equipe infermieristica, integrata da operatori provenienti da una cooperativa esterna. In quelle ore, secondo una testimonianza di un medico di guardia, un’operatrice avrebbe confuso l’Amiodarone con un farmaco inesistente, arrivando a somministrare una quantità dieci volte superiore a quella prescritta. Un’altra infermiera avrebbe manifestato incertezze nella gestione della ventilazione non invasiva.
Fonti interne parlano di “rischi elevati”, ma la Direzione sanitaria è intervenuta rapidamente attivando una forma di unità di gestione dell’emergenza, inserendo nel reparto infermieri interni esperti e rafforzando la supervisione clinica. Il direttore sanitario Roberto Mazzucconi, interpellato, ha offerto una ricostruzione improntata alla massima trasparenza, ma anche alla rassicurazione: “A fronte di un maggior afflusso di pazienti registrato in pronto soccorso, contestuale a un avvicendamento dell’equipe infermieristica, il personale medico e infermieristico si è trovato particolarmente sotto stress in uno dei reparti di Medicina”. Ha quindi aggiunto: “La Direzione sanitaria, attivatasi sin dalle prime ore della mattina, ha lavorato per garantire la migliore assistenza ai pazienti, soprattutto quelli in condizioni di maggiore gravità. La situazione è tornata sotto controllo e non è stata attuata alcuna misura di chiusura o limitazione degli accessi al pronto soccorso”.
Alcuni operatori dell’ospedale riferiscono che, nelle ore più critiche, sono stati offerti turni aggiuntivi al personale interno per garantire piena copertura e sicurezza assistenziale. Il reparto di Medicina cure avanzate, ad elevata intensità clinica, è stato rapidamente stabilizzato grazie al reintegro di infermieri già formati e abilitati per contesti complessi. La priorità per la struttura resta quella di garantire continuità, competenza e sicurezza nel percorso dei pazienti gravi. Secondo quanto riferito, la normalità operativa è stata ripristinata già nel corso della domenica.
Su quanto accaduto, è stata avviata un’indagine dell’Ats per verificare le dinamiche degli eventi e l’operato della cooperativa esterna coinvolta. Dall’ospedale, tuttavia, si ribadisce la piena collaborazione con le autorità e l’impegno a garantire standard assistenziali elevati coerenti.
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