11 Novembre 2025
Masayoshi Son e Jen-Hsun Huang, fonte: imagoeconomica
SoftBank Group annuncia la vendita dell’intera quota di Nvidia, per un valore di 5,83 miliardi di dollari. Si parla di 32,1 milioni di azioni versate dal colosso giapponese con a capo Masayoshi Son, che ha incassato anche 9,17 miliardi di dollari dalla vendita parziale della quota detenuta in T-Mobile.
La decisione, avvenuta in tempi record, si inserisce in una strategia di riposizionamento degli investimenti verso l’intelligenza artificiale. La cessione delle azioni Nvidia non indicherebbe una rottura con il mondo dei semiconduttori, ma una manovra finanziaria che punterebbe a rafforzare la liquidità necessaria per nuovi progetti e partnership nel settore AI. A partire dal megaprogetto Stargate da 500 miliardi di dollari che Softbank svolgerà insieme a OpenAI per la costruzione di infrastrutture e data center dedicati sviluppo di tecnologie avanzate negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
I risultati trimestrali confermano la solidità del conglomerato: SoftBank ha registrato un utile netto di 2,5 trilioni di yen (circa 16,3 miliardi di dollari), ben oltre le previsioni di Bloomberg (418 miliardi di yen) e più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I Vision Fund, cuore operativo dell’ecosistema SoftBank, hanno contribuito con 2,75 trilioni di yen di profitti, trainati dalle partecipazioni in aziende legate all’AI, tra cui OpenAI, in cui il gruppo ha già investito 40 miliardi di dollari.
L’intelligenza artificiale sembra essere l’asse su cui SoftBank sta concentrando i propri sforzi, dopo anni di oscillazioni nel settore tecnologico. Nonostante l’uscita da Nvidia, già detenuta nel 2017 e ceduta una prima volta nel 2019, la holding giapponese mantiene un ruolo chiave nei semiconduttori grazie alla controllata Arm Holdings, quotata a Wall Street nel 2023 e oggi protagonista nella progettazione di chip per applicazioni di AI generativa.
Il portafoglio di SoftBank resta fortemente esposto alle tendenze tecnologiche emergenti. Oltre ad Arm, il gruppo continua a collaborare con TSMC, altro colosso dei chip, e punta a rafforzare la presenza nel mercato globale delle infrastrutture digitali. Nel semestre aprile–settembre 2025, l’utile del gruppo è quasi triplicato, mentre i ricavi sono cresciuti del 7,7%, raggiungendo 3,7 trilioni di yen (circa 24 miliardi di dollari). Inoltre, SoftBank ha annunciato uno stock split 4x1 a partire dal 1° gennaio 2026, con l’obiettivo di rendere le azioni più accessibili e ampliare la base degli investitori.
Nonostante la vendita della quota in Nvidia, le azioni SoftBank hanno reagito positivamente, segno che il mercato continua a credere nella strategia di Masayoshi Son, deciso a trasformare il gruppo nel principale hub mondiale dell’intelligenza artificiale.
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