31 Ottobre 2025
 
									Le ultime chiusure dei listini di Wall Street hanno reso Nvidia una potenza economica planetaria. Cinque trilioni di dollari in valore di mercato è la cifra che segna una nuova era di intelligenza artificiale. Passano sotto silenzio, però, i legami del colosso USA con l'ecosistema israeliano. Recenti e non. Diretti e indiretti. Di questi tempi, al mainstream pare brutto raccontarli. E non c'è bisogno di spiegare il perché. Ma andiamo con ordine.
L'ascesa di Nvidia ha origini molto lontane dai tradizionali giganti della Silicon Valley. Molti colossi statunitensi sono nati e crescono puntando soprattutto sul consumatore: smartphone, social, software. Nvidia, invece, è divenuta l'infrastruttura computazionale globale per l'intelligenza artificiale grazie a data center, server, algoritmi di apprendimento e chip per uso industriale. A spingere Nvidia verso i 5000 miliardi di dollari ci sono anche le dichiarazioni di Jen-Hsun Huang del 28 ottobre: a Washington, ha annunciato che il suo colosso ha ordini per 500 miliardi di dollari di chip e costruirà 7 nuovi super computer per il governo americano, destinati a sicurezza nazionale, energia e ricerca scientifica. L'accordo include migliaia di processori specializzati e sistemi per il Dipartimento dell'Energia, dai calcoli per la gestione dell'arsenale nucleare allo sviluppo di fonti energetiche, tra cui la fusione.
Il 26 ottobre, Nvidia ha svelato un ambizioso piano per espandere il uso hub di Ricerca e Sviluppo a Be'er Sheva, nel sud di Israele. L'azienda triplicherà le dimensioni del centro, trasferendosi in una nuova struttura di circa 3000 metri quadrati nel parco hi-tech Gav Yam, con piena operatività prevista per metà 2026. L'obiettivo è assumere centinaia di nuovi talenti israeliani: sviluppatori di chip, architetti, ingegneri hardware e software. Israele ospita le più grandi operazioni R&D di Nvidia fuori dagli Stati Uniti, con oltre 5000 dipendenti distribuiti in 7 centri. Qui si sviluppano gran parte dei processori e dei chip di rete di fascia alta, essenziali per addestrare i modelli di intelligenza artificiale più avanzati. Questa espansione segue l'annuncio di luglio per un gigantesco campus multimiliardario nel nord del Paese. Nvidia Israel è una gallina dalle uova d'oro per Nvidia. Ciò è emerso definitivamente il 27 agosto, quando il colosso annunciava gli ultimi risultati trimestrali. I ricavi della divisione networking di Nvidia sono esplosi:+46% rispetto al trimestre precedente e quasi raddoppiati rispetto all'anno prima, arrivando a 7,25 miliardi di dollari nel solo secondo trimestre. Nell'ultimo trimestre il centro di sviluppo ha generato più entrate di quanto Nvidia abbia speso per acquistarlo. Proiettando questo ritmo su base annua, la divisione viaggia verso i 25-30 miliardi di dollari.
Il segmento del rapporto trimestrale chiamato "networking" si può benissimo leggere "Israele", perché quasi tutta l'attività dei chip di comunicazione di Nvidia è concentrata nel centro di Yokneam, sede di Mellanox Technologies. La divisione networking è nata il 27 aprile 2020 dall'acquisizione di Mellanox da parte di Nvidia: 6,9 miliardi di dollari il valore dell'operazione. La storia dell'incredibile ascesa di Nvidia è anche la storia di questa fondamentale acquisizione. Mellanox, fondata nel 1999 e gioiello dell'hi-tech israeliano, ha rivoluzionato la connettività dei super computer su due pilastri tecnologici: Ethernet e InfiniBand, protocolli chiave per la trasmissione ultraveloce di dati tra server e sistemi di comunicazione. Le sue soluzioni di rete sono diventate indispensabili per colossi come IBM, Microsoft e Oracle, che le utilizzano nelle infrastrutture cloud e nei sistemi di calcolo ad alte prestazioni. La crescita di Mellanox è stata alimentata anche da una serie di acquisizioni mirate in Israele. Il 7 febbraio 2011 ha inglobato Voltaire Ltd, con un accordo da 218 milioni di dollari. Negli USA, Mellanox ha ottenuto riconoscimenti di peso, diventando partner tecnologico del Dipartimento dell'Energia e della NASA, grazie alle sue architetture di interconnessione avanzate. Nel 2024, Nvidia ha continuato a espandere l'impero israeliano: ai primi di maggio ha inglobato Deci e il 30 dicembre completava l'acquisizione di Run:ai, due startup specializzate nell'intelligenza artificiale.
Torniamo al discorso di Huang a Washington. il leader ha annunciato anche una partnership di Nvidia con la statunitense Palantir Technologies, per lo sviluppo di un ecosistema tecnologico integrato: è il primo del suo genere, dedicato all'AI operativa. Dal 2024 Palantir, società specializzata in modelli di intelligenza artificiale per applicazioni militari fondata da Peter Thiel, è molto criticata per la sua collaborazione con l'esercito israeliano e il suo ruolo nello scenario di Gaza. La sua leadership è stata esplicita nel sostenere Israele. Secondo alcune fonti giornalistiche, Palantir avrebbe preso parte allo sviluppo di "Lavender", un sistema informatico controverso utilizzato dall'IDF per identificare potenziali obiettivi palestinesi. L'azienda ha smentito, sostenendo che quelle tecnologie erano già in dotazione all'esercito israeliano prima dell'inizio della collaborazione. Il 12 gennaio 2024, Palantir ha annunciato una partnership strategica con il Ministero della Difesa israeliano, finalizzata a fornire tecnologia a supporto delle iniziative belliche di Tel Aviv. I dettagli dell'accordo restano scarsi, così come le informazioni precise sulle tecnologie messe a disposizione. Il 25 novembre 2024 Storebrand Asset Management, uno dei maggiori investitori scandinavi, ha ceduto 24 milioni di euro di azioni investiti in Palantir, preoccupato che il lavoro dell'azienda in Israele lo rendesse vulnerabile a violazioni di diritto umanitario internazionale e diritti umani.
Di Roberto Valtolina
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia