26 Febbraio 2025
Riportiamo la lettera di un operatore immobiliare a Il Giornale d’Italia finito nel “cappio” delle burocrazie bancarie, situazione risolta grazie all’incontro nato tra lui e l’Amministratore della Cassa Lombarda Paolo Vistalli a seguito di un articolo sempre di questa testata, che ha consentito di smuovere una situazione ormai incancrenitasi e arrivata in Cassazione, far sedere le parti al tavolo e finalizzare un accordo extragiudiziale.
“A volte è proprio vero che i rapporti personali riescono a risolvere più di qualsiasi altra forza in gioco.
Negli ultimi anni, il contenzioso tra me e la banca Cassa Lombarda si era trasformato in una lunga battaglia legale e burocratica.
Ma, grazie all’intervento di un caro amico e de Il Giornale d’Italia, ho riscoperto che il dialogo diretto può rivelarsi la chiave per una soluzione rapida ed efficace.
Non contano gli avvocati e le dispute in tribunale, non prive di colpi bassi da entrambe le parti, ma l’iniziativa personale dei contendenti che meglio di tutti riescono a risolvere le dispute signorilmente, come si faceva una volta, con una semplice stretta di mano.
È il caso della mia recente esperienza con la Cassa Lombarda con cui ero coinvolto in una controversia complessa e apparentemente irrisolvibile. Dopo anni di trattative difficoltose ed infinite dispute legali, la situazione sembrava bloccata in un vicolo cieco.
Tuttavia, la svolta è arrivata grazie a un colloquio privato con l’Amministratore Delegato dell’istituto, Paolo Vistalli. In un incontro caratterizzato da chiarezza e pragmatismo, siamo riusciti ad affrontare direttamente le criticità dell’intera situazione mettendo da parte le rigidità burocratiche che spesso rallentano i procedimenti di questo tipo, arrivato fino in Cassazione.
L’incontro ha permesso di trovare un accordo equo, soddisfacente per entrambe le parti, evitando ulteriori complicazioni legali e consentendo una chiusura definitiva del caso. Questo episodio dimostra quanto possa essere determinante il fattore umano nelle relazioni bancarie e quanto il dialogo, se condotto con spirito costruttivo, possa essere più efficace di infinite comunicazioni formali.
La mia esperienza conferma che, al di là delle strutture complesse e delle procedure standardizzate, la disponibilità al confronto e la volontà di trovare soluzioni pratiche possono fare la differenza.
In un’epoca in cui i rapporti tra banche e clienti sono ormai visti come freddi e impersonali, sapere che il confronto diretto può ancora portare a risultati positivi è una lezione preziosa.
Fa piacere riscontrare che ancora oggi il rapporto umano e la sensibilità dei personaggi abbiano riscontro veloce, immediato e risolutivo su tanta farraginosità burocratica e lentezza del sistema".
Nel 2006 la Cassa Lombarda, della quale l’immobiliarista era cliente aveva concesso un prestito di € 3.000.000 con ipoteca ad “ombrello” (fidejussione omnibus) per effettuare alcune operazioni immobiliari, debito poi cresciuto circa € 6 milioni e rientrato a € 2.600.000 subito dopo Lehman Brother (2009-2010). Poi la separazione con l’ex moglie e le relative complicazioni, e successivamente il piano di rientro con rate trimestrali di 70.000€.
Le prime rate pagate, poi il ritardo nella vendita di alcuni appartamenti di un’operazione immobiliare e la richiesta di rientro integrale. Nel 2019 parte il contenzioso, arrivato nel 2024 in Cassazione.
Infine, l’accordo extragiudiziale (dopo l’articolo pubblicato da questa Testata).
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