24 Giugno 2024
IRTOP Consulting, boutique finanziaria esperta in Capital Markets e consulenza per IPO, insieme a Banca Generali, leader nella pianificazione finanziaria e protezione patrimoniale, presentano la prima edizione dell'Osservatorio ECM AI. Questo studio esplora l'attuale panorama dell'Intelligenza Artificiale, analizzando le caratteristiche delle società quotate su Euronext Growth Milan e delle startup private. L'obiettivo è comprendere il mercato e promuovere lo sviluppo dei capitali, facilitando l'incontro tra domanda e offerta di finanza alternativa.
L’Osservatorio ECM AI ha inoltre visto il coinvolgimento di un Comitato Scientifico trasversale nelle competenze in ambito finanziario, istituzionale, legale e tecnologico, composto da: Anna Lambiase (Founder e CEO di IRTOP Consulting, Presidente di CDP Venture Capital e Consigliere di Invitalia), Maria Ameli (Head of Wealth Advisory di Banca Generali), On. Giulio Centemero (Membro della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati), Lorenzo Maternini (Co-founder e Vice Presidente Talent Garden, Consigliere di CDP Venture Capital), Antonia Verna (Partner dello studio legale Portolano Cavallo), Enrico Zio (Professore e Vice Presidente della Fondazione Politecnico di Milano), Leonardo Rubattu (Founding Partner di ATLAS SGR) ed Edouard Cukierman (Founder & Managing Partner di Catalyst Investments e Presidente di Cukierman & Co. Investment House).
L’Osservatorio ECM AI, in coerenza con la recente approvazione dell’AI ACT europeo, fornisce una rappresentazione del contesto generale AI, individuando le startup e scaleup più promettenti del panorama nazionale che basano i propri modelli di business sull'utilizzo di strumenti, applicazioni, software in cui l’Artificial Intelligence è centrale. Tra le società quotate su EGM, al 30 aprile 2024, sono state individuate, attraverso 6 verticali specifici AI, 26 realtà imprenditoriali in cui l’AI rappresenta il “Core” o è presente nella Value Proposition del proprio business. Tra le principali evidenze del nostro studio si può affermare che il numero di dipendenti nel 2023 di queste 26 società è cresciuto del 7,7% rispetto al 2022; cresce anche il volume di affari complessivo (€988 milioni, + 9% rispetto al 2022) e si registra una performance positiva dal 2023 rispetto all’indice FTSE Italia Growth.
Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e Coordinatore Scientifico dell’Osservatorio Euronext: “Dal 2009 le PMI italiane possono contare su un mercato azionario, l’Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, che consente un accesso facilitato al mercato dei capitali, riconoscendo la possibilità di acquisire nuova finanza, ottenere ampia visibilità e accelerare le strategie di sviluppo. L’Intelligenza Artificiale è trasversale in ogni nostro comportamento quotidiano, sviluppare politiche e far conoscere agli investitori i propri business è di imprescindibile importanza per il futuro delle aziende che possono sfruttare la forza dell’AI per accelerare la propria crescita. L’opportunità di mapparne l’evoluzione e la diffusione tra le aziende innovative presenti sul listino accende un faro sulla competitività e l’appeal delle stesse tra gli investitori interessati al segmento”.
Maria Ameli, Head of Wealth Advisory di Banca Generali: “L’attività dell'Osservatorio ha permesso di individuare le realtà più promettenti del panorama AI italiano, evidenziando l’importante fioritura in atto nel nostro paese. Si tratta in larga parte di realtà in fase early stage: da uno screening più ampio nel mercato privato tra le pmi abbiamo selezionato le 34 a nostro giudizio più interessanti, da cui speriamo possa arrivare il primo campione nazionale. In questa prospettiva, diventa cruciale che tutte le parti dell'ecosistema, investitori, startup e mondo accademico, dialoghino fattivamente. Valutare una azienda del mondo AI presenta infatti complessità che non possono essere superate applicando le logiche di investimento tradizionali, ma occorre integrarle con valutazioni tecniche e del potenziale di mercato delle soluzioni proposte, innescando un dialogo costruttivo che permetta alle società di crescere e strutturarsi.”
L'intelligenza artificiale rappresenta un paradigma trasversale, in continua evoluzione, al centro della trasformazione digitale delle aziende ma in grado di influenzare anche la quotidianità della società.
L'Intelligenza Artificiale è stata resa accessibile, soprattutto, dallo sviluppo di sistemi e software basati sull'AI Generativa e in particolare dopo il lancio pubblico nel novembre 2022 di ChatGPT che, in soli cinque giorni, ha acquisito 1 milione di utenti e che oggi ne conta oltre 100 milioni di utenti. (Reuters)
L’AI è stata al centro anche del dibattito pubblico e le istituzioni europee sono state le prime al mondo a disciplinare l’intelligenza artificiale con un percorso legislativo ha portato all’approvazione da parte del Consiglio dell’Unione Europea, il 21 maggio 2024, del cosiddetto «AI Act». Lo scopo è istituire un quadro giuridico uniforme per lo sviluppo, l’immissione sul mercato, la messa in servizio e l’uso dei sistemi di IA, garantendo la tutela della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali dei cittadini.
L’AI è, e sarà, sempre più presente nelle strategie di asset allocation degli investitori con l’AUM globale sull’AI che è previsto passare dai 2,8 miliardi di dollari del 2023 agli 11,9 miliardi di dollari nel 2030 (CAGR del 24,4%). (Market Digits, “AI in Asset Management Market 2030”, 2023)
Delle 204 società quotate sul mercato Euronext Growth Milan (“EGM”) al 30 aprile 2024, analizzando dettagliatamente i modelli di business sono state individuate 26 società (il 13% del mercato EGM) in cui l’Intelligenza Artificiale è presente in modo rilevante. Queste società capitalizzavano alla medesima data complessivamente €1,3 miliardi (il 17% del mercato EGM). In termini di composizione territoriale, la regione più rappresentata per le società AI è la Lombardia (42%), seguita dall’Emilia Romagna (15%) e dal Veneto (12%).
Entrando nel dettaglio delle soluzioni di Artificial Intelligence, le 26 società sono state distinte in 2 gruppi: AI come “core business”, ossia le aziende che offrono in modo prevalente prodotti/servizi basati su tecnologia AI. Tra queste figurano 6 società: Almawave, Creactives Group, Cyberoo, Datrix, Expert.ai, Neosperience, AI come “value proposition”, ossia le aziende che integrano tecnologie di AI all’interno di un’offerta più ampia. Tra queste figurano 20 società: Cloudia Research, Digitouch, Doxee, E-Novia, eVISO, Fae Technology, IDNTT, MAPS, Relatech, Reti, SIAV, Solid World Group, Spindox, Sostravel.com, Star7, Tecma Solutions, Vantea Smart, Yakkyo e Websolute.
Sono invece escluse le aziende che «just use» l’AI, ossia che impiegano l’AI per migliorare alcuni processi interni, senza trasferire l’innovazione ai propri clienti.
Infine, relativamente agli spetti tecnici delle tecnologie adottate, le soluzioni delle 26 società sono state anche raggruppate sulla base delle “6 classi AI”, così come definite dal Politecnico di Milano: Generative AI (presente nel 29% delle aziende), Data Exploration & Prediction Systems - Decision Support & Optimization Systems (presente nel 24% delle aziende), Text Analysis Classification & Conversation Systems (presente nel 18% delle aziende), Recommendation Systems (presente nel 12% delle aziende), Image, Video & Audio Analysis (presente nel 12% delle aziende), Process Orchestration Systems (presente nel 6% delle aziende).
Analizzando la distribuzione delle società per round di finanziamento, emerge che il 64% delle realtà mappate è in fase di Pre-seed (8 società) e Seed (14 società) e solo il 3% non ha ancora effettuato alcun round.
Guardando, invece, al campo di applicazione delle 34 società mappate e prendendo come riferimento il Rapporto “AI Index” della Stanford University, è emerso che il segmento del Data management, processing & cloud è quello che caratterizza più startup, con il 24% del totale. Seguito, poi, da Cybersecurity & Data Protection e Industrial Automation a pari merito (15%).
A completamento della ricerca è stato distribuito un questionario alle startup AI rientranti nello Studio dal quale sono emerse una serie di evidenze, tra cui l’importanza del capitale umano: il 52% dei rispondendi ha dichiarato di avere un massimo di 3 PhD in materie STEM all’interno del team, il posizionamento di Istituzionali e Corporate come principali investitori, l’elevata domanda di capitali: il 90% delle startup incluse nello studio dichiara di voler aprire un nuovo round di finanziamento entro i prossimi 12 mesi.
La principale sfida da affrontare è rappresentata dalla difficoltà di compresione, da parte degli investitori, della soluzione da un punto di vista tecnico (più del 30% del totale). Più della metà delle startup considerate evidenzia la mancanza di chiarezza nei feedback ricevuti dagli investitori.
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