19 Giugno 2024
l'Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante
Il Gruppo Hera è al primo posto dell'ESG Identity Corporate Index 2024, l’unico indice quantitativo italiano che misura l’identità ESG delle aziende italiane, valutando e riconoscendo l’impegno delle imprese nell’integrare i principi di sostenibilità, responsabilità sociale, ambientale e di buona governance nelle loro strategie aziendali.
Sul podio seguono Eni, Poste Italiane e poi ancora Erg, Snam, A2A e Saipem.
I risultati dell’indagine ICI 2024, il primo indice dedicato all’Identità ESG aziendale a cui hanno preso parte circa 100 società quotate al Ftse Mib (il 53% del listino), sono stati presentati in occasione della “ESG Business Conference” e offrono un’analisi del grado di preparazione delle aziende ad affrontare le sfide future di sostenibilità.
Il Gruppo Hera, che quest'anno conquista il primo posto, si colloca sul podio per il quarto anno consecutivo per l’integrazione piena e consapevole delle politiche di sostenibilità nelle proprie strategie di business.
"L’integrazione degli obiettivi ESG nelle strategie di business e il radicamento territoriale sono tra i tratti fondanti del Gruppo Hera - spiega la stessa multiutility con una nota - impegnato ogni giorno a fornire servizi essenziali a 4,2 milioni di cittadini. Da sempre l’azienda è consapevole del proprio ruolo istituzionale e sociale nell’ecosistema di riferimento e considera la generazione di valore un elemento cardine del rapporto con tutti i suoi stakeholder. La sostenibilità e la creazione di valore condiviso emergono, infatti, come paradigmi chiave del suo purpose lungo i tre driver strategici: perseguire la neutralità di carbonio, rigenerare le risorse in ottica di economia circolare, abilitare la resilienza e innovare. Esplicitando dal 2021 lo scopo aziendale nel proprio Statuto, Hera sancisce il proprio impegno a sviluppare un modello di impresa volto a creare valore nel lungo termine per i propri azionisti attraverso la creazione di valore condiviso con tutti gli stakeholder. Un nuovo approccio alla sostenibilità che prevede la sua integrazione nella stessa ragione d’essere dell’impresa, rappresentando così un faro per ispirare la strategia e guidare l’innovazione.
In piena coerenza con il purpose, tutte le iniziative del Gruppo confermano la volontà di affrontare le nuove sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla sicurezza energetica, per rendere i territori sempre più competitivi e resilienti".
Poste Italiane ha conquistato il podio dell'“Identity Corporate Index” per il secondo anno consecutivo, distinguendosi tra le aziende che meglio hanno saputo integrare le politiche di sostenibilità nelle proprie strategie.
“La conferma tra le prime tre aziende leader nell’indice ICI - ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante - significa che gli analisti riconoscono a Poste Italiane risultati sempre più solidi ed efficaci nelle politiche di integrazione dei principi di sostenibilità nella governance e nel business, contribuendo in modo rilevante alla nostra capacità di raggiungere gli obiettivi strategici del Piano industriale. Questo approccio favorisce la creazione di valore condiviso nel lungo termine, aumentando l'attrattività nel nostro Gruppo sui mercati e rafforzando la fiducia di tutti nostri stakeholder.”
“Il podio conquistato anche nell’edizione 2024 di ESG ICI 2024 è la conferma di quanto la governance ESG sia stata integrata efficacemente in ogni attività del Gruppo, grazie all’impegno e al contributo quotidiano di tutte le persone di Poste Italiane e conferma la capacità dell’azienda di affrontare con successo le future sfide della sostenibilità - ha dichiarato Giuseppe Lasco, Direttore Generale di Poste Italiane - Il risultato è particolarmente lusinghiero per l’eccellente giudizio ottenuto da Poste Italiane nell’area tematica “Manager per la polis”, in cui l’azienda, grazie alle iniziative di supporto allo sviluppo dei territori, ha visto riconosciuto la responsabilità sociale della sua azione a sostegno del Paese e di quanto siano strategici e competitivi gli effetti dell’integrazione delle sue politiche ESG”.
Tra le prime dieci aziende più virtuose c'è anche Snam, che in particolare si aggiudica il quinto posto.
Queste le parole di Matteo Tanteri, Director Sustainability & Social impact di Snam, intervenuto oggi in occasione della pubblicazione della classifica:
“Il concetto di sostenibilità come elemento accessorio è ormai superato: per noi fa già pienamente parte della strategia di Snam, coinvolgendo in modo trasversale tutti i livelli del Gruppo, per garantire la continua creazione di valore del business nel percorso di transizione. In uno scenario globale in costante e rapida trasformazione, la nostra cultura aziendale si appoggia su una governance solida e al contempo flessibile che favorisce l’integrazione di comportamenti virtuosi in ogni ambiente in cui operiamo, adeguandosi alle diverse necessità ed evoluzioni. Per farlo, ad esempio, misuriamo, monitoriamo e raccogliamo puntualmente gli eventi di rischio e le opportunità che possono influenzare il nostro business in modo da ottimizzare la nostra gestione e operatività a breve e lungo termine. Esempio concreto è rappresentato dal framework di Climate Change Risk Management che, attraverso l’uso delle migliori metodologie e i principali riferimenti internazionali, rafforza la resilienza del Gruppo. La naturale diffusione e pervasività di Snam, con i suoi oltre 33mila km di rete lungo tutto il territorio nazionale, richiede infatti al Gruppo di operare in ambienti naturali molto diversificati e con realtà di ogni tipo. Tutto questo si sostiene con il confronto e la collaborazione quotidiana insieme ai nostri fornitori, ad esempio attraverso la condivisione del nuovo codice Etico d’impresa, delle policy di biodiversità e dei nostri target di lotta al cambiamento climatico, per promuovere lo sviluppo di una filiera sempre più sostenibile. L’obiettivo finale è un impatto positivo sulla natura al 2027, i target su Scope 1&2 ed anche supply chain al 2030 e la neutralità carbonica al 2040”.
L’ICI 2024 misura i processi seguiti per favorire risultati aziendali sostenibili, l’esistenza di una politica di remunerazione legata a parametri ESG, l’equilibrio di genere nel Consiglio di Amministrazione, la capacità di comunicare con chiarezza, trasparenza ed efficacia gli obiettivi aziendali, la relazione con gli stakeholder, la due diligence della catena del valore e la gestione dei dati non finanziari.
L’indagine 2024 ha incluso le prime 100 società quotate, le società che pubblicano la dichiarazione non finanziaria (ai sensi del d. lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016), le prime 50 società non quotate e industriali della classifica Mediobanca.
Nel 2024 l’indagine straordinaria di ICI si è focalizzata sul tema “Manager per la Polis (πόλις)”.
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