23 Novembre 2022
Il Consiglio di Amministrazione di A2A, presieduto da Marco Patuano, ha esaminato e approvato l’aggiornamento del Piano Strategico 2021-2030 che rinnova l’impegno del Gruppo verso la decarbonizzazione, in anticipo rispetto agli obiettivi comunitari.
L’aggiornamento del Piano 2021-2030 conferma Economia circolare e Transizione energetica come pilastri della strategia di A2A, a cui contribuiscono tutte le Business Unit (Energia, Ambiente e Smart Infrastructures). Restano invariati gli obiettivi di investimento del primo Piano decennale presentato a gennaio 2021, con una loro rimodulazione focalizzata sullo sviluppo nei business distintivi del mercato domestico prevalentemente attraverso crescita organica.
Nei primi due anni del Piano decennale sono stati realizzati investimenti infrastrutturali per il Paese pari a 3,5 miliardi di euro.
Nell’ambito dell’Economia circolare il Gruppo ha finalizzato investimenti strategici in impianti per il trattamento di rifiuti organici e scarti agroalimentari (Lacchiarella e Cavaglià con capacità di produzione di circa 13 Mmc di biometano), per il trattamento dei fanghi (Corteolona con capacità di trattamento 55 kton), per la depurazione (Gavardo, Alfianello e Val Trompia con capacità di trattamento di circa 130 mila abitanti equivalenti) e nella conversione dell’impianto Biofor (capacità di circa 5 Mmc di biometano).
In ambito M&A sono state finalizzate due rilevanti operazioni. Nel comparto dei rifiuti industriali è stata conclusa l’acquisizione di TecnoA, azienda leader nel Centro-Sud Italia, il cui polo impiantistico ha una capacità di trattamento di circa 300 kton all’anno di rifiuti, finalizzata al di recupero energetico. Nel recupero di calore è stata portata a termine l’operazione di acquisizione di Sea Energia, società che fornisce energia elettrica e termica agli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa e che ha l’obiettivo di favorire il loro processo di decarbonizzazione.
A supporto della transizione energetica, nella prima fase di attuazione del Piano sono stati acquisiti portafogli di impianti di generazione green per 436 MW di potenza nominale attraverso due rilevanti acquisizioni: il portafoglio Octopus, esclusivamente fotovoltaico di 173 MW, e i portafogli eolici e fotovoltaici Ardian pari a 263 MW. Queste operazioni hanno consentito al Gruppo di diventare il quarto player industriale nel settore delle energie rinnovabili.
Nel corso del 2022 è stata acquisita un’ulteriore piattaforma di sviluppo FER, con pipeline di progetti per 800 MW, fra i quali l’Impianto Eolico di Matarocco da circa 30 MW di cui è stato avviato il cantiere.
Renato Mazzoncini, AD di A2A, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"L’inflazione la vediamo soprattutto nella realizzazione degli impianti perché le materie prime sono cresciute del 20%, il modo migliore per fronteggiarla è saper fare il design degli impianti dal punto di vista dell’energia, in modo da ottimizzarli e fare del surveying nella realizzazione. Per il resto l’effetto c’è e c’è poco da fare, ma non è un motivo per rallentare".
Per sviluppare nuova energia flessibile a supporto delle rinnovabili, sono state potenziate le centrali di Chivasso e Cassano; sono state inoltre realizzate due cabine primarie per garantire la resilienza della rete elettrica della città di Milano (Rozzano e San Cristoforo).
Infine, l’acquisizione di clienti retail da canali digitali ha superato le aspettative con oltre 180 mila nuovi clienti nei primi due anni di piano.
Contesto macroeconomico e criteri di aggiornamento del Piano. Un contesto geopolitico ed economico complesso e uno scenario energetico volatile hanno caratterizzato il 2022: il prezzo dell’energia elettrica ha raggiunto picchi mai verificati in passato toccando i 700 €/MWh lo scorso agosto, l’inflazione in area EURO ha subito un’impennata raggiungendo il 10% a
luglio ed il tasso di interesse Euribor a 12 mesi ha oltrepassato il 2% a settembre.
Se da un lato il quadro delineato ha generato grande incertezza economica, d'altra parte ha reso ancora più attuali gli asset di crescita del Piano di A2A. Dall’Europa emerge infatti una rinnovata spinta verso la decarbonizzazione e la necessità di accrescere il proprio livello di autonomia energetica: in particolare il nuovo pacchetto REPowerEU, pubblicato dalla Commissione Europea a maggio 2022, stabilisce una serie di misure volte a ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili e accelerare la transizione verde.
In Italia abbiamo assistito nei mesi scorsi a un rinnovato impegno nel supportare la realizzazione di impianti volti a contribuire all’indipendenza energetica del Paese, ad esempio con l’adozione di procedure più snelle per lo sviluppo di impianti fotovoltaici fino a 20 MW, con il modello unico semplificato per installazione di fotovoltaico sugli edifici e con incentivi fino al 40% in conto capitale per la produzione di biometano.
La forte attenzione all’autonomia energetica spinge a massimizzare la valorizzazione delle risorse disponibili sul territorio per sbloccare il potenziale delle fonti rinnovabili in Italia in coerenza con le principali linee di sviluppo del Gruppo.
L’incerto contesto economico e gli impatti generati (e.g. aumento costi di approvvigionamento, incremento del valore nominale dei crediti, rateizzazione dei pagamenti dei clienti e incremento del costo del debito) hanno reso opportuno un aggiornamento dei prossimi anni di Piano in ottica prudenziale e con un maggior focus sulla gestione dei rischi derivanti dal mutato contesto,
rimodulando gli investimenti, mantenendo invariati gli obiettivi sui 10 anni (16 miliardi di euro cumulati fra il 2021 ed il 2030 in linea con il primo Piano decennale).
L’aggiornamento del Piano 2021– 2030, in continuità strategica con la versione precedente, conferma l’economia circolare e la transizione energetica quali pilastri dell’evoluzione di A2A, seguendo un approccio più selettivo sugli investimenti, focalizzato sui business distintivi e sul mercato domestico e con una maggiore crescita organica. L’adozione di un approccio flessibile su investimenti e indicatori economico finanziari sarà fondamentale per garantire stabilità al Gruppo.
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