22 Dicembre 2025
Jacques Baud
Esattamente una settimana fa (il 15 dicembre), il Consiglio dell'Unione Europea adottava la decisione 2025/2572, a firma di Kaja Kallas, con cui estendeva le sanzioni già comminate alla Federazione Russa e ad alcuni suoi cittadini a 12 persone fisiche e 2 entità. La decisione è stata da qualcuno ribattezzata “decisione Baud”, dal nome del più noto dei 12 destinatari, il Colonnello e saggista Jacques Baud, cittadino svizzero.
Da giurista con oltre 35 anni di carriera alle spalle, prima di commentare ho atteso la pubblicazione ufficiale e, soltanto oggi, dopo una settimana, credo di avere la lucidità necessaria per scrivere qualcosa di sensato. Mi spiego meglio: per giorni ho riflettuto sul provvedimento che – senza alcun contraddittorio, senza alcuna indicazione della norma di legge violata, senza alcun collegamento territoriale con un diritto positivo, senza alcun controllo giudiziale di legittimità da parte di un giudice togato e senza alcuna possibilità di appello – confisca a un cittadino di una Nazione non facente neppure parte dell'Unione Europea tutti i propri beni. Ho bestemmiato a denti stretti, ho maledetto Kaja Kallas, ma per una settimana non sono riuscito a commentare.
Quanto accaduto, come nel caso del lock down disposto da Giuseppe Conte con un Dpcm, è talmente grave che qualunque giurista, anche il più idiota e in malafede (potrei fare nomi di noti commentatori dei principali quotidiani, ma mi astengo) dovrebbe esporre una bandiera bianca nel proprio studio: il diritto è stato oltraggiato e con esso la funzione del difensore.
Esagero? Giudicate Voi!
Partiamo da concetti immediatamente comprensibili (non scrivo soltanto per i miei Colleghi): Nel suo capolavoro “Lo spirito delle leggi” (1748), Montesquieu sintetizza che “la libertà è il diritto di fare tutto ciò che le leggi permettono”. Cesare Beccaria, nell'introduzione del suo “Dei delitti e delle pene” (1764), scrive che “le leggi sono le condizioni, colle quali uomini indipendenti ed isolati si unirono in società, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra e di godere di una libertà resa inutile dall’incertezza di conservarla. Essi ne sacrificarono una parte per goderne il restante con sicurezza e tranquillità”.
Entrambi gli autori hanno assimilato la lezione dei filosofi liberali, come John Locke: le leggi limitano la libertà. Esse servono a garantire la sicurezza della convivenza civile e l'uomo le accetta e rispetta - sacrificando la minima porzione possibile della propria libertà – a determinate condizioni. La prima è che la legge sia uguale per tutti. La seconda, che vi sia certezza del diritto. La terza, che il diritto venga amministrato nel quadro dell'indipendenza dei poteri. La quarta, che l'applicazione del diritto sia equa tenuto conto del caso concreto e la pena non sia manifestamente sproporzionata. La quinta, che venga consentito all'imputato un adeguato diritto di difesa.
Bene, TUTTI questi cinque presupposti sono stati ignorati. Con un provvedimento privo di motivazione, un organo politico sprovvisto di giurisdizione, in assenza di contraddittorio e dunque violando il diritto di difesa ha comminato una sanzione iniqua e manifestamente sproporzionata.
Qualcuno, correttamente, mi ha domandato se essere filorussi sia un reato. La mia risposta è stata che no, non lo è. Altra cosa è fare attivamente propaganda filorussa nell'ambito di programmi di disinformazione e di destabilizzazione organizzati e finanziati dalla Federazione Russa.
Differenza sottile? Non proprio. C'è chi agisce per i propri interessi alla luce del sole: pensiamo al ruolo della Fondazione Soros o della Fondazione Bill & Melinda Gates...
Ma nel caso della Decisione 2025/2572, non vi è traccia che i 12 destinatari siano agenti russi.
Proprio in questi giorni, qui in Italia assistiamo all'ignobile attacco contro Lucio Caracciolo. Chi conosca Jacques Baud e lo abbia seguito in questi anni sa che entrambi (Baud e Caracciolo) sono tra i migliori saggisti europei insieme a Emmanuel Todd e Glen Diesen. Le loro opinioni non sono tanto dissimili da quelle di stimati commentatori americani come Jeffrey Sachs, John Mearsheimer, Douglas MacGregor o Scott Ritter (o, ma questo non importa a nessuno, dalle mie).
Sanzionare qualcuno semplicemente perché pensa che Kaja Kallas abbia torto al 100%...
Io credo che la gravità di questa Decisione 2025/2572 sia sfuggita a quasi tutti. Spalanca le porte all'abuso del potere esecutivo, riduce l'essere umano a un servo che può soltanto obbedire, snatura il contratto sociale su cui si fonda la civile convivenza, cancella secoli di civiltà, riporta l'Europa alla barbarie incolta, rozza, oscena dei suoi tempi più bui.
Non sorprende che a firmare sia Kaja Kallas. Ma avrebbero firmato anche molti noti liberticide nostrani, da Sergio Mattarella a Mario Draghi per scendere a Giuseppe Conte, Carlo Calenda o precipitare a Pina Picierno.
Dobbiamo avere paura. TUTTI i principi elementari di diritto sono stati calpestati. La Decisione 2025/2572 è un intollerabile abuso liberticida.
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d'Italia, 22 dicembre 2025
DECISIONE DEL CONSIGLIO (PESC) 2025/2572
del 15 dicembre 2025
che modifica la decisione (PESC) 2024/2643 relativa a misure restrittive in considerazione delle attività destabilizzanti della Russia
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
L'8 ottobre 2024 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2024/2643.
Il 18 luglio 2025 l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («l'Alto
rappresentante») ha pubblicato una dichiarazione a nome dell'Unione in cui condannava con forza le persistenti
attività dannose poste in essere dalla Russia, che fanno parte di campagne ibride più ampie, coordinate e di lunga data
volte a minacciare e compromettere la sicurezza, la resilienza e le fondamenta democratiche dell'Unione, dei suoi Stati membri
e dei suoi partner. L'Alto rappresentante ha sottolineato che le attività dannose della Russia si sono ulteriormente intensificate dall'
inizio della guerra di aggressione contro l'Ucraina e che è altamente probabile che persistano nel prossimo futuro.
L'Unione continua a condannare con fermezza le attività dannose della Russia dirette contro l'Unione, i suoi
Stati membri, le organizzazioni internazionali e i paesi terzi.
Data la gravità della situazione, il Consiglio ritiene che 12 persone fisiche e due entità debbano essere
aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi di cui all'allegato I della decisione (PESC) 2024/2643.
La decisione (PESC) 2024/2643 dovrebbe pertanto essere modificata di conseguenza,
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'allegato I della decisione (PESC) 2024/2643 è modificato conformemente all'allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 15 dicembre 2025.
Kaja Kallas
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia