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Gaza, "Ong" Al-Majd Europe coordinata da Israele accusata di deportare almeno 150 palestinesi da Striscia a Sud Africa: applicazione "piano Aurora"

Secondo esperti e Ong, i voli charter organizzati da Al-Majd Europe costituirebbero una fase operativa del cosiddetto “Piano Aurora”, l’iniziativa israeliana di deportazione dei palestinesi da Gaza

17 Novembre 2025

Al-Majd Europe

Al-Majd Europe, fonte: X, @aljarmaqnetnews

Il "piano Aurora" di deportazione dei palestinesi da Gaza è entrato in vigore da mesi. Una nuova prova viene dall'"'Ong" Al-Majd Europe, coordinata da Israele: negli ultimi mesi avrebbe trasferito forzatamente dalla Striscia al Sud Africa almeno 150 palestinesi. Il sospetto è che questa presunta Ong non sia altro che una pedina di Tel Aviv, costruita appositamente per deportare i gazawi: non ci sono informazioni su di essa su Internet, e il fatto che si fondi su cripto-valute porta alla non tracciabilità completa.

Gaza, "Ong" Al-Majd Europe coordinata da Israele accusata di deportare almeno 150 palestinesi da Striscia a Sud Africa: applicazione "piano Aurora"

L’atterraggio a Johannesburg di un aereo charter con 153 palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza ha aperto uno dei casi più opachi degli ultimi mesi sulle modalità di uscita dei civili dal territorio assediato. Le autorità sudafricane, rimaste “blindsided” dall’arrivo di passeggeri privi di timbri di uscita e di piani di soggiorno, hanno autorizzato lo sbarco solo dopo l’intervento dell’organizzazione umanitaria Gift of the Givers.

Al centro dello scandalo c’è Al-Majd Europe, un’entità che sostiene di occuparsi di evacuazioni da zone di conflitto ma che, secondo ricostruzioni giornalistiche e testimonianze, opererebbe tramite un sistema finanziario basato su criptovalute e su trasferimenti verso conti personali, rendendo difficile verificare la tracciabilità dei fondi. Il sito web, registrato solo nel 2025 nonostante affermi origini tedesche del 2010, contiene informazioni frammentarie, contatti inesistenti e immagini riciclate.

Secondo Haaretz, l’organizzazione sarebbe diretta da Tomer Janar Lind, cittadino israelo-estone, e agirebbe in coordinamento con il Voluntary Emigration Bureau, un’unità istituita nel 2025 dal Ministero della Difesa israeliano per facilitare l’uscita dei palestinesi da Gaza. I passeggeri, che avrebbero pagato tra 1400 e 2000 dollari ciascuno, sarebbero stati trasferiti da Rafah al valico di Karem Abu Salem sotto controllo israeliano, poi condotti all’aeroporto Ramon e imbarcati su voli diretti in Paesi terzi.

Organizzazioni per i diritti umani e analisti sostengono che queste operazioni rappresenterebbero la realizzazione pratica del cosiddetto “piano Aurora, un progetto attribuito a settori del governo israeliano, ma ideato dalla Boston Consulting Group e dai vertici politici e militari statunitensi e di Tel Aviv, volto alla deportazione graduale dei palestinesi da Gaza. Il progetto prevedrebbe l’utilizzo di attori privati, incentivi economici e rotte aeree discrezionali per ridurre la popolazione palestinese del territorio, seguendo un piano del 2017 dell'Institute for Zionist Stragies e del Greater Israel.

La Palestina, attraverso la propria ambasciata in Sudafrica, ha denunciato Al-Majd Europe come un’organizzazione “ingannevole che sfrutta la disperazione dei civili in fuga dalla guerra. Con stime israeliane che indicano oltre 40 mila partenze dalla Striscia dall’inizio del conflitto, cresce il timore che i voli charter non siano episodi isolati, ma parte di una strategia più ampia di deportazione mascherata sostenuta da reti finanziarie opache e basate su criptovalute.

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