14 Luglio 2025
BCG, Fogbow, fonte: BCG, Fogbow.net
La Boston Consulting Group ha firmato nel 2024 anche un contratto da 1 milione di dollari per un progetto privato di aiuti via mare con Fogbow, una società privata statunitense di veterani di guerra, che avrebbe avuto l'obiettivo di tagliare fuori l'Onu dalla distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia. Ciò è avvenuto nello stesso periodo in cui iniziava una controversa collaborazione con la Gaza Humanitarian Foundation.
Un team della BCG, seconda società di consulenza strategica al mondo, dopo a McKinsey & Company e prima di Bane & Company, ha lavorato con Fogbow, un gruppo di consegna di aiuti guidato da veterani militari statunitensi a un progetto finanziato dal Qatar che mirava a trasportare aiuti umanitari su chiatte, da Cipro a Gaza.
I dettagli dell’incarico indicano che BCG era disposta ad allearsi con più iniziative del settore privato per fornire aiuti a Gaza, al di fuori del tradizionale sistema guidato dalle Nazioni Unite. Un approccio che, secondo le Ong, rischia di minare i principi umanitari, introducendo considerazioni di tipo commerciale.
Dopo un periodo iniziale in cui ha fornito consulenza pro bono, BCG ha poi fatturato alla fondazione Maritime Humanitarian Aid Foundation, con sede a Ginevra, più di 1 milione di dollari per il lavoro di assistenza a Fogbow tra marzo 2024 e febbraio di quest’anno.
La MHAF è stata creata dai fondatori di Fogbow per fungere da tramite per i finanziamenti internazionali dei suoi piani, inclusi decine di milioni di dollari impegnati dal governo del Qatar. Secondo le fonti, la BCG ha applicato alla fondazione una tariffa scontata.
A differenza del lavoro con GHF, condotto da partner dell'ufficio statunitese riguardo alla Difesa della società, il progetto Fogbow è stato guidato da partner europei della practice di Risposta Umanitaria di BCG.
Il lavoro comprendeva la costituzione di un’entità MHAF in Svizzera, la redazione di rapporti mensili condivisi con il governo del Qatar e altre attività amministrative per la fondazione, secondo fonti a conoscenza del progetto.
"Nella primavera del 2024, BCG è stata incaricata dalla Maritime Humanitarian Aid Foundation per supportare lo sviluppo iniziale della fondazione", ha dichiarato la società di consulenza in un comunicato.
"L’incarico è stato sottoposto alle procedure di accettazione clienti di BCG. Il progetto è stato soggetto al nostro rigoroso processo di supervisione interna, comprese revisioni interne e valutazioni in tempo reale".
Il piano di Fogbow era stato concepito nelle prime fasi della guerra a Gaza ed era un tentativo di creare un corridoio marittimo da Cipro a Gaza, un concetto sostenuto dall’UE e da altri come mezzo per superare gli ostacoli posti da Israele all’ingresso degli aiuti.
Il team di Fogbow, che comprendeva ex diplomatici e funzionari militari statunitensi, aveva sfruttato le proprie connessioni nei governi di Stati Uniti, Israele e diversi Paesi del Golfo per ottenere almeno alcune approvazioni da parte del governo israeliano per creare il corridoio marittimo.
Gli aiuti sarebbero arrivati e controllati a Cipro e trasportati su chiatte fino a un punto della costa di Gaza, che sarebbe stato dragato per consentire lo scarico dei rifornimenti. I piani sono stati alla fine superati e "dimenticati" a seguito dell'annuncio dell'ex presidente Usa Joe Biden che l’esercito statunitense avrebbe costruito un molo galleggiante sulla costa di Gaza per trasportare aiuti da Cipro a partire da maggio 2024.
Fogbow ha alla fine inviato circa 200 tonnellate di aiuti a Gaza tramite il molo e circa 900 tonnellate attraverso il porto israeliano di Ashdod e le stesse rotte terrestri che aveva cercato di evitare. Il molo statunitense si è rotto più volte a causa delle onde del Mediterraneo ed è stato smantellato dopo meno di un mese di operazioni.
Il personale BCG ha supportato MHAF "a livello amministrativo e strategico". Ha aiutato a stabilire criteri che MHAF avrebbe dovuto utilizzare per valutare gli appaltatori, incluso se sostituire Fogbow, e ha fornito consulenza sull’assunzione di dipendenti per la fondazione.
Man mano che il progetto di aiuti marittimi veniva superato dal molo statunitense, il personale BCG ha anche partecipato a workshop per discutere come la fondazione potesse ampliare la propria attività oltre Gaza.
È poi arrivata la replica da parte di Fogbow e BCG: in nessun momento hanno considerato l’uso di appaltatori militari privati o il trasferimento dei palestinesi. Fogbow e MHAF hanno dichiarato che le loro spedizioni hanno fornito più di 10 milioni di pasti a Gaza in un momento in cui i palestinesi affrontavano livelli di fame da crisi, e che successivamente hanno fornito aiuti vitali anche in Sudan e Sud Sudan.
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