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Addio a James Watson, morto a 97 anni “dopo ricovero per un’infezione” il Premio Nobel per la scoperta della struttura a doppia elica del DNA

La morte di Watson segna la fine di un’epoca per la biologia molecolare. Nel 1953, appena ventiquattrenne, insieme a Francis Crick riuscì a identificare la struttura del DNA come una lunga scala attorcigliata, composta da due filamenti complementari. Il Nobel nel 1962

08 Novembre 2025

Addio a James Watson, morto a 97 anni “dopo ricovero per un’infezione” il Premio Nobel per la scoperta della struttura a doppia elica del DNA

James Watson Fonte: X @AFpost

È morto all’età di 97 anni James D. Watson, pioniere della genetica e Premio Nobel per la scoperta della doppia elica del DNA. A dare la notizia dell’addio è stato l’annuncio del Cold Spring Harbor Laboratory (Cshl), istituto con cui Watson aveva collaborato per decenni. Il celebre biologo e genetista americano è morto in un hospice nello Stato di New York, dove era stato trasferito dopo un ricovero in ospedaleper un’infezione”.

Addio a James Watson, morto a 97 anni “dopo ricovero per un’infezione” il Premio Nobel per la scoperta della struttura a doppia elica del DNA

La morte di Watson segna la fine di un’epoca per la biologia molecolare. Nel 1953, appena ventiquattrenne, insieme a Francis Crick riuscì a identificare la struttura del DNA come una lunga scala attorcigliata, composta da due filamenti complementari. Una scoperta rivoluzionaria, fondata anche sui dati di Rosalind Franklin, che permise di comprendere come le informazioni genetiche vengano immagazzinate e replicate nelle cellule.

La pubblicazione su Nature rappresentò una svolta storica: per la prima volta l’essenza del patrimonio genetico dell’uomo e di ogni essere vivente veniva svelata con chiarezza scientifica. La doppia elica divenne presto un’icona universale, simbolo della conoscenza e della potenza della scienza moderna, riprodotta in opere d’arte, francobolli e modelli divulgativi in tutto il mondo.

Nel 1962, Watson condivise il Premio Nobel per la Medicina con Francis Crick e Maurice Wilkinsper le loro scoperte riguardanti la struttura molecolare degli acidi nucleici e il loro significato per il trasferimento di informazioni negli organismi viventi”. Dopo il Nobel, proseguì una brillante carriera accademica, guidando il Cold Spring Harbor Laboratory e contribuendo in modo decisivo allo sviluppo del Progetto Genoma Umano negli anni Novanta, una delle più ambiziose imprese scientifiche del secolo.

Oltre al lavoro di ricerca, Watson fu anche un divulgatore di grande successo. Con il libro The Double Helix (1968), raccontò in prima persona le dinamiche e le rivalità che portarono alla scoperta del DNA, con uno stile diretto e accessibile che lo rese un classico della letteratura scientifica moderna.

Negli ultimi decenni, tuttavia, la figura dello scienziato è stata offuscata da dichiarazioni pubbliche controverse, considerate razziste e sessiste. Nel 2007, in un’intervista al Sunday Times, Watson sostenne differenze di intelligenza tra gruppi etnici, scatenando un’ondata di indignazione internazionale. Fu sospeso dal suo incarico di rettore del Cold Spring Harbor Laboratory e si ritirò poco dopo dalla vita accademica.

Nel 2019, durante un documentario televisivo, ribadì le stesse posizioni, portando il laboratorio a revocargli ogni titolo onorifico. Le sue parole furono duramente condannate da numerosi colleghi, tra cui Francis Collins, direttore del National Institutes of Health, che le definì “profondamente errate e offensive”.

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