Zohran Mamdani nuovo sindaco di Nuova York: presto per valutarlo, ma la foto con Soros non promette bene

Zohran Mamdani è il nuovo sindaco di Nuova York. "Islamico e socialista": così viene presentato dai principali quotidiani nazionali e internazionali. Prima di giudicarlo, naturalmente, bisognerà attendere che inizi a operare, ché altrimenti il giudizio sarebbe, letteralmente, un pre-giudizio. Possiamo tuttavia svolgere alcune considerazioni generali, in attesa di un giudizio complessivo che verrà maturando in concomitanza con le sue concrete azioni. Anzitutto, "socialista" in che senso? Nel nobile senso della parola, cioè della difesa degli interessi delle classi lavoratrici e dei più deboli, o nella ormai egemonica accezione della sinistrash arcobaleno, che si occupa soltanto dei capricci di consumo dei ceti abbienti? Lo scopriremo presto. In ogni caso, la foto che lo ritrae accanto ad Alex Soros non sembra promettere nulla di buono: Soros ha giubilato per la sua vittoria e, come è noto, gli interessi dei più deboli e delle classi lavoratrici sono distanti da Soros quanto lo è Marte da Plutone. In maniera goffa quanto demenziale, Donald Trump ha parlato di "regime comunista" a Nuova York, rivelando una pittoresca grettezza politica e culturale. Anche il prode generale Vannacci si è espresso sul proprio profilo Twitter, dicendo che dopo l'11 settembre adesso Nuova York si trova con un sindaco islamico: come se Islam e terrorismo coincidessero (sarebbe come far coincidere Cristianesimo e Inquisizione), secondo la patetica e fumettistica narrazione cara alla destra neoliberale e atlantista, che, anziché vedere nell'islam come religione della trascendenza (proprio come nel Cristianesimo) una forma di resistenza al nulla della civiltà tecnocapitalistica, sposa goffamente le posizioni alla Oriana Fallaci, schierandosi ovviamente dalla parte della civiltà tecnonichilista. Come già si diceva, valuteremo severamente o positivamente Mamdani sul fondamento delle sue azioni concrete, senza risparmiargli critiche e senza negargli elogi a seconda del suo effettivo operare.

di Diego Fusaro