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Nato, vertice dei ministri della Difesa a Evere, sul tavolo rafforzamento misure contro "nemico inesistente" russo, Rutte: "Droni? Non sempre da abbattere"

Oggi i 32 ministri della Difesa dei Paesi membri si riuniranno al quartier generale della Nato per discutere di spese militari, e difesa Ucraina. Intanto Trump continua a puntare il dito contro la Spagna: "Non aumenta le spese belliche? Imporremo tariffe"

15 Ottobre 2025

Nato, vertice dei ministri della Difesa a Evere, sul tavolo rafforzamento misure contro "nemico inesistente" russo, Rutte: "Droni? Non sempre da abbattere"

È previsto per oggi, 15 ottobre, ad Evere, periferia nord-est di Bruxelles, il summit dei 32 ministri della Difesa dei Paesi membri della Nato per la consueta ministeriale di Ottobre. L'incontro, così come anticipato dal segretario generale Mark Rutte a Lubiana lo scorso lunedì 13 durante l'assemblea parlamentare, metterà al centro i temi più caldi: ovvero l'Ucraina e, naturalmente, le misure da adottare contro il "nemico inesistenterusso.

Nato, vertice dei ministri della Difesa a Evere, sul tavolo rafforzamento misure contro "nemico inesistente" russo, Rutte: "Droni? Non sempre da abbattere"

Il chiodo fisso per i Paesi dell'Unione e i membri della Nato resta quello di "rafforzare ulteriormente la nostra posizione di difesa e di deterrenza, anche alla luce dei recenti incidenti". Gli "incidenti" a cui allude Rutte riguardano sempre le violazioni dello spazio aereo di Paesi come EstoniaDanimarcaRomania e soprattutto Polonia ad opera di presunti droni russi. Un tema caro anche alla stessa Ursula von der Leyen che a Strasburgo aveva battuto il pugno sulla necessità indefettibile di creare quel "muro di droni" quale risposta "alla realtà della guerra moderna". Rutte è tornato sul pezzo, ma si è premurato di precisare che gli aerei russi che invadono lo spazio aereo non vanno sempre "abbattuti" ma solo nel caso in cui rappresentino una concreta "minaccia". "Alcuni dicono, non all'interno della Nato - ha specificato Rutte a margine della ministeriale -, che se un aereo russo, intenzionalmente o meno, entra nello spazio aereo Nato, in ogni caso bisogna abbatterlo. E io non sono d'accordo. Penso che si debba essere assolutamente convinti che rappresenti una minaccia". Un convincimento che poi dovrà portare ad agire di conseguenza in modo "drastico". Poi, rassicurando: "se non rappresenta una minaccia [il drone, ndr], un'alleanza forte, e la Nato è molto più forte della Russia, siamo infinitamente più capaci e possiamo garantire che quell'aereo esca dallo spazio aereo. Verrebbe guidato gentilmente fuori dal nostro spazio aereo. Poi verrebbe chiarito ai russi che devono smetterla". Tutto insomma in modo molto pacato.

L'altro nodo da slacciare resta però anche quello ucraino, dopo che, a giugno scorso, su pressing statunitense, gli alleati Nato si erano accordati di aumentare la spesa nella "difesa" ad un 3,5% del Pil entro il 2035, e ad un più 1,5% sempre con l'obiettivo di raggiungere la "sicurezza". Un piccolo colpo di scena, per la verità, c'era stato: e proprio quando la Spagna era stato l'unico Paese a storcere il naso davanti all'incremento delle spese militari. Sul punto Trump è intervenuto, non a caso, proprio ieri dalla Casa Bianca: dopo la proposta azzardata di espellere il Paese iberico dalla Nato, una nuova proposta controversa. "La Spagna se la cava molto bene grazie a noi. Quindi non sono contento della Spagna. (...) stavo pensando di punirla con dazi commerciali per quello che hanno fatto. Potrei farlo. Penso che sia incredibilmente irrispettoso". Minacce vere o presunte che siano, il punto sugli investimenti per la presunta "difesa" restano centrali. "Oggi i ministri - ha continuato Rutte - discuteranno i piani per raggiungere il nuovo obiettivo di investimento nella difesa", cosa che richiederà "piani credibili". Intanto, sul fronte Ucraino, cresce la tensione per il prossimo vertice Zelensky-Trump previsto per venerdì 24 ottobre.

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