01 Ottobre 2025
Pfizer, fonte: imagoeconomica
BigPharma si è infine "piegata" alle pressioni di Trump annunciando, insieme al tycoon, la stipula di un accordo per vendere prodotti farmaceutici a prezzi scontati negli Stati Uniti. È il nuovo traguardo raggiunto dal "dealmaker" Trump che dalla Casa Bianca ha annunciato "Una delle più grandi e migliori case farmaceutiche, Pfizer, offrirà sconti sui medicinali prescritti venduti negli Usa". Non solo però. L'accordo prevede anche, da parte del colosso farmaceutico, un investimento di 70 miliardi di dollari nella produzione sul territorio statunitense.
Un annuncio fortemente voluto dal tycoon che, coi soliti toni da negoziatore, ha affermato come l'America abbia "per molti anni pagato a volte dieci volte di più rispetto ad altri Paesi" per gli stessi medicinali, e che questa nuova misura permetterà a "contribuenti e consumatori" di risparmiare "centinaia di milioni di dollari". Secondo l'accordo, Pfizer applicherà a Medicaid - l'assistenza sanitaria pubblica per redditi bassi - il regime di "prezzo di nazione più favorita", ovvero venderà molti dei suoi medicinali più popolari a prezzi scontati. Medicinali che potranno essere acquistati direttamente online, su un nuovo portale web governativo chiamato TrumpRx diretto al consumatore. Sito che sarà operativo dal 2026 e dove i compratori potranno cercare i farmaci prima di essere reindirizzati ai canali di vendita ufficiali. "Gli Stati Uniti hanno smesso di sovvenzionare l'assistenza sanitaria del resto del mondo - ha affermato il tycoon -, con questo passo coraggioso poniamo fine all'era dell'aumento dei prezzi a livello globale a spese delle famiglie americane". Pfizer ha infatti dichiarato, nella persona del Ceo Albert Bourla, che farmaci di medicina generale e alcuni farmaci specialistici di marca saranno messi sul mercato con uno sconto medio del 50%.
Un accordo che pone Pfizer ad essere la prima casa farmaceutica ad accettare "volontariamente" le richieste che il tycoon già aveva avanzato in una lettera di luglio indirizzata ai Ceo di varie aziende farmaceutiche. E dopotutto Trump non si è fermato qui, annunciando di stare stringendo accordi anche con altre case farmaceutiche: "Verranno tutte qui nei prossimi giorni". Una mossa che, naturalmente, gioca molto a favore anche della stessa BigPharma che se da un lato si vedrà ampliata la produzione a livello nazionale, dall'altro potrà beneficiare di una sospensione di tre anni di alcuni dazi su importazioni farmaceutiche.
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