Danimarca, drone anche su aeroporto Billund, ministro difesa Poulsen: “Nessuna prova siano russi, attacco da professionista”; contattata Nato

In Danimarca, dopo il sorvolo di droni in 4 aeroporti, tra cui quello militare di Aalborg, è stato avvistato un altro drone nei pressi dell’aeroporto di Billund, nel cuore del Paese. Il ministro della Difesa, Troels Lund Poulsen, ha chiarito: “Nessuna prova siano russi, attacco da professionista”. Intanto Copenaghen ha contattato la Nato, senza però decidere se ricorrere all’attivazione dell’articolo 4.

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Il capo della polizia danese, Thorkild Fogde, ha confermato la gravità della situazione, spiegando che “i droni sono molto visibili e in alcune situazioni volano con le luci accese”. Ha inoltre evidenziato che, trattandosi Aalborg di un’area strategica, anche le strutture militari sono state interessate dalla minaccia

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La polizia locale ha ricevuto la prima segnalazione alle 4:21 di oggi, quando alcuni droni sono stati avvistati sorvolare l’area circostante lo scalo di Billund. Si tratta di un fenomeno non isolato, che nelle ultime settimane ha coinvolto diversi aeroporti nazionali, spingendo le autorità ad alzare il livello di guardia.

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Il ministro Poulsen ha parlato apertamente di un’azione “sistematica” e “ibrida”, riconducibile a un “attore professionista”. Ha inoltre ribadito che, sebbene le forze armate danesi siano in grado di abbattere i droni, non vi è al momento alcuna minaccia militare diretta verso la Danimarca.

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“Quel o a cui abbiamo assistito ieri sera" è "l'attacco più grave mai visto contro un'infrastruttura critica danese. Dice molto sui tempi in cui viviamo e su ciò che noi, come società, dobbiamo essere pronti ad affrontare": è il commento della premier danese Mette Frederiksen

Sul fronte delle responsabilità, Poulsen ha escluso collegamenti immediati con Mosca: “Non ci sono prove che la Russia sia dietro l’incursione dei droni”, ha dichiarato, aggiungendo che i velivoli “non provengono da molto lontano” e che l’episodio presenta caratteristiche diverse rispetto ad altri casi registrati in passato.

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Secondo la ricostruzione ufficiale, i droni sopra l'aeroporto di Copenaghen sarebbero stati notati dalle 20:26, costringendo lo scalo a interrompere tutte le operazioni quattro minuti più tardi. Diversi voli sono stati dirottati verso altri aeroporti in Danimarca e nei Paesi vicini, mentre centinaia di passeggeri sono rimasti bloccati in attesa di nuove disposizioni. Solo verso l’1 di notte lo scalo danese ha potuto riaprire

Il governo danese ha deciso di informare prontamente l’Alleanza Atlantica. La Nato è stata contattata in seguito agli avvistamenti nello spazio aereo nazionale, avvenuti non soltanto a Billund ma anche nei pressi di altri aeroporti del Paese come Aalborg, Esbjerg, Sønderborg e Skrydstrup. Tuttavia, Copenaghen non ha ancora stabilito se ricorrere all’attivazione dell’articolo 4 del Trattato, che prevede la consultazione tra gli alleati qualora uno degli Stati membri ritenga minacciata la propria integrità territoriale o sicurezza. Diverso è invece l’articolo 5, che sancisce il principio di difesa collettiva in caso di attacco armato contro uno dei membri dell’Alleanza.