29 Agosto 2025
Hasan Uzun attentato a Papa Francesco Fonte: Lasorte
C’era un possibile piano dell’Isis turco per uccidere Papa Francesco a Trieste nel 2024, a seguito di un attentato. Il presunto terrorista, il 46enne turco Hasan Uzun, che sarebbe risultato legato a un gruppo riconducibile alla cellula Isis Khorasan, è stato successivamente arrestato nei Paesi Bassi dall’Interpol. Dopo l’estradizione in Italia, l’uomo è stato in un primo momento recluso a Milano e successivamente trasferito nel carcere di Trieste, dove si trova tutt’ora in regime di isolamento. Gli inquirenti indagano ancora sul suo ruolo diretto nel progetto di attentato.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Uzun potrebbe aver avuto un compito decisivo nella vicenda della pistola rinvenuta alla vigilia della visita del Pontefice. L’arma, una Luger calibro 9 automatica con caricatore e 14 proiettili pronti all’uso, era stata scoperta il 6 luglio 2024 in un trolley scuro abbandonato nel bar della stazione ferroviaria di Trieste, poche ore prima dell’arrivo di Papa Francesco in città per la chiusura della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia.
Nei carteggi investigativi relativi agli accertamenti "di intelligence" sull’arma, si parla esplicitamente di un "possibile progetto di attentato contro il Sommo Pontefice". Non è però ancora chiaro se l’identificazione del sospettato sia stata resa possibile dalle immagini delle telecamere o da altre fonti di intelligence.
L’Interpol, come riportato dall’inchiesta dei quotidiani del Gruppo Nem, ha arrestato in Olanda uno dei sospettati principali, Hasan Uzun, oggi rinchiuso nel carcere triestino.
Gli investigatori ritengono che dietro il piano ci fosse un’organizzazione turca legata all’Isis-Khorasan, la branca più radicale e violenta dello Stato islamico. Dopo l’estradizione dall’Olanda, Uzun è rimasto per alcuni giorni nel carcere di Milano, per poi essere trasferito a Trieste, dove si trova tuttora in regime di isolamento.
I reati contestati riguardano il porto e la detenzione abusiva di armi in concorso. A confermarlo è l’avvocata Lucrezia Chermaz, che assiste Hasan Uzun nel procedimento in corso.
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