Gaza, altra sanzione per Francesca Albanese, Musk cede a pressioni filo-israeliane, tolta la spunta blu su X, lei: "Intimidazione mafiosa"

Scatta un'altra sanzione per Francesca Albanese, la relatrice speciale dell'Onu per i Territori palestinesi occupati. Il social network X le ha infatti tolto la spunta blu che denota un account verificato, dopo che il Ceo Elon Musk ha ceduto alle pressioni da parte dell'associazione filo-israeliana Un Watch. La diplomatica ha ribattuto: "Queste sono tecniche da intimidazione mafiosa".

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Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati, ha perso la spunta blu su X (ex Twitter), a seguito di una richiesta formale presentata a Elon Musk da Un Watch, organizzazione filo-israeliana con sede a Ginevra. L’azione arriva a pochi giorni dall’entrata in vigore delle sanzioni statunitensi, che scatteranno l’8 agosto e prevedono il congelamento dei suoi beni negli Usa, il divieto di ingresso nel paese e l’interdizione da ogni servizio o interazione economica con cittadini o imprese americane.

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Il badge di verifica, che offre maggiore visibilità e credibilità ai contenuti diffusi sulla piattaforma, è stato revocato il 4 agosto. Un Watch, attraverso il suo direttore Hillel Neuer, ha rivendicato l’azione come una “grande vittoria”, sostenendo che la spunta conferiva ad Albanese “un’apparenza di credibilità e amplificazione algoritmica”, non compatibile – a loro dire – con le sue posizioni contro Israele e gli Stati Uniti.

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Albanese ha risposto duramente alla decisione: “La rimozione della spunta e le sanzioni USA non sono solo misure simboliche: sono tecniche di intimidazione mafiosa. Ma io so come resistere: schiena dritta, testa alta”. Ha poi sottolineato come questa mossa si inserisca in una campagna di delegittimazione da parte di lobby conservatrici, che mirano a silenziare ogni voce critica verso Israele.

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Durante la cerimonia ufficiale in cui ha ricevuto le chiavi della città di Bari, proprio il 4 agosto, Albanese ha denunciato il silenzio complice del governo italiano e ha invitato istituzioni pubbliche e private a interrompere ogni legame con aziende o enti accademici che collaborano con Israele.

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